L'appello viene rilanciato nell'occasione della 'Giornata per la salvaguardia del Creato' che si celebra oggi in tutto il mondo: “Tornare indietro sul sì ad Ombrina Mare ed alle trivellazioni nell'Adriatico”.
La Chiesa torna ad esprimersi sulla questione, sempre molto sentita nel territorio della Costa dei Trabocchi in modo particolare, dei progetti di ricerca ed estrazione petrolifera in itinere in Abruzzo. A sottoscrivere una nota in merito è don Carmine Miccoli, responsabile della Pastorale sociale della diocesi di Lanciano-Ortona.
“Ho appreso con dolore e indignazione – scrive - la recente firma al decreto che autorizza 'Ombrina Mare 2', l’immenso progetto di estrazione petrolifera al largo della nostra 'Costa dei Trabocchi'. In questi anni a nome della Chiesa locale ho espresso profonda preoccupazione per questi progetti, raccogliendo l’accorato appello di tante persone che hanno a cuore la salvaguardia del Creato e invitando con forza coloro che hanno il dovere della difesa del bene comune a custodire l'ambiente di vita dell'Abruzzo”.
Ulteriori sottolineature, poi. “Nella recente enciclica 'Laudato Si'', Papa Francesco ha lanciato un appello perché sia accolta 'la sfida urgente di proteggere la nostra casa comune nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale. Lo stesso Papa, rivolgendosi a chi esercita il potere politico, scrive che 'è sempre necessario acquisire consenso tra i vari attori sociali, che possono apportare diverse prospettive, soluzioni e alternative. Ma nel dibattito devono avere un posto privilegiato gli abitanti del luogo, i quali si interrogano su ciò che vogliono per sé e per i propri figli e possono tenere in considerazione le finalità che trascendono l’interesse economico immediato'. Parole profetiche, perché sembrano descrivere perfettamente la situazione della nostra terra e dell’opposizione ai progetti petroliferi e, più in generale, al modello di sviluppo economico dominante”.
Considerazioni ed auspici di don Carmine Miccoli: “Torno ad auspicare che la politica tutta realizzi la svolta necessaria per rimettere la difesa della vita umana e dell’ambiente naturale al centro del proprio agire. Siete ancora in tempo! Fermate questa devastante deriva, tornate indietro sul 'sì' a progetti come Ombrina Mare! In particolare, mi rivolgo ai politici di estrazione cattolica, coloro che rendono pubblica la loro fede cristiana e l’appartenenza alla Chiesa: essere cristiani non è una bandiera da sventolare, ma uno stile di vita impegnativo,un compito permanente e gravoso, per cui la fede non può essere ridotta ad una sorta di appartenenza di comodo, ma deve esprimere l'orientamento e la forza che deve informare tutta la propria azione politica, rivolta alla ricerca del bene comune, in cui trovano spazio i più alti ideali e valori umani. A coloro che si stanno impegnando per il bene comune e per la salvaguardia del Creato, del presente e del futuro dell’Abruzzo, dell’Adriatico e di tutte le nostre terre, torno ad esprimere, tramite il mio ufficio, la vicinanza della Chiesa e dei suoi Pastori e li invito a non arrendersi! Continuiamo ad essere espressione di democrazia reale e di amore responsabile per i luoghi di cui siamo custodi, augurandoci di essere esempio vivo di come contrastare non solo un’economia che uccide la vita e il futuro, ma anche di una politica che ha smarrito il suo interesse per il bene comune e per la costruzione di un ordine sociale fondato sulla giustizia e la pace”.
Mi.Ta.