Stazione con buche e fossi, ma forse arriva il Frecciabianca

Biglietteria 'a metà', manutenzione strade adiacenti inesistente, lo stato di uno scalo in abbandono

Antonia Schiavarelli
08/08/2015
Attualità
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Giunge in questi giorni un nuovo comunicato relativo alla fermata del Frecciabianca.

Nuovi annunci di incontri e possibilità di fermate uniche, grazie all’accordo di Trenitalia con gli albergatori, per garantire una fermata almeno nel periodo estivo. Il segretario del Pd di Vasto, nonché membro della segreteria regionale e consigliere comunale di Vasto Antonio Del Casale, informa che il 4 agosto scorso il presidente della regione Luciano D’Alfonso con il sindaco Luciano Lapenna, si sono recati a Roma per parlare con  Vincenzo Soprano Amministratore Delegato Trenitalia S.p.A..

L’annuncio di una soluzione definitiva della diatriba sul Frecciabianca venne data proprio dallo stesso Antonio Del Casale, il 29 giugno scorso (leggi), ma come lui stesso ha affermato, dopo quest’ultimo incontro, “dialogare con un interlocutore come Trenitalia non è mai semplice e se qualche dichiarazione è stata disattesa non lo si deve alla frenesia dell’annuncite ma alla complessità della discussione svolta con un interlocutore particolare”.

Si continua dunque, a reclamare più attenzione per lo scalo ferroviario di Vasto-San Salvo, due località che mirano allo sviluppo economico del proprio territorio anche attraverso il turismo.

Ma recandoci alla stazione ferroviaria, l’attenzione che si reclama a Trenitalia, non è applicata dagli stessi amministratori locali. Troviamo infatti, le strade di accesso e di servizio alla stazione, come già denunciato in un articolo dello scorso aprile (leggi) quando la stagione turistica era ancora alle porte, in uno stato di completo abbandono. Molti tratti di asfalto sono divelti, grosse buche formano stagni con le piogge.

La biglietteria osserva sempre orari ridotti dalle 6,15 alle 13,15 dal lunedì al venerdì, per il resto della giornata e nel fine settimana, il servizio è affidato a delle macchinette. Nessuna persona con la quale interfacciarsi nella sala d’attesa, per chiedere informazioni turistiche, o semplicemente gli orari degli autobus.

Il turista che giunge probabilmente non con il Frecciabianca ma con un qualunque altro treno, è accolto in un luogo che dovrebbe essere il più accogliente del nostro territorio, perché è su di esso che il turista si forma la prima impressione, ma così non è.

Per mettere un po’ di asfalto e curare il verde, non bisogna interloquire con amministratori delegati di grandi Spa, dovrebbe bastare l’ordinaria amministrazione.

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