“Le pallotte cacio e uova” sono un piatto tipico della cucina contadina abruzzese. Due caratteristiche accomunano i piatti dei contadini di una volta: si andava molto a occhio (le nostre nonne non avevano la bilancia) e utilizzavano pochissimi ingredienti.
Conoscendo la bravura di Angelica Della Gatta, una vastese appassionata di cucina, le abbiamo chiesto di realizzare per noi le pallotte cacio e uova nella versione più tradizionale, quella tramandatale da madre in figlia.
Ci accoglie con un gran sorriso e ci mostra le sue piante e erbe aromatiche che utilizza in cucina. Grazie all’orto di famiglia, lei e i suoi cari possono usufruire di prodotti genuini e sani. Ella è una di quelle poche donne che mantengono le tradizioni culinarie delle nostre nonne: realizza succhi di frutta in casa, marmellate, concentrati di pomodori essiccati al sole, conserve di stagione, dolci tipici, lievito madre e simili. Non solo è un ‘esperta delle tradizioni delle nostre nonne ma ha anche la fantasia e la passione per la realizzazione di piatti più moderni.
Angelica ci ha dato la ricetta delle pallotte cacio e uova specificando che i quantitativi possono variare in base alle caratteristiche degli ingredienti (umidità del formaggio, grandezza delle uova, grado di assorbimento del pane e simili).
Ingredienti pe r 4 persone: 300 grammi di formaggio misto grattuggiato (pecorino e parmiggiano), 150 grammi di mollica di pane raffermo, 4 uova, un trito di prezzemolo, olio d’oliva q.b., una mezza cipolla, un peperone rosso dolce, 600 grammi di pomodori pelati(possibilmente freschi), e un pizzico di sale.
Procedimento. Mischiare formaggio, mollica di pane e prezzemolo. Si cominciano ad aggiungere due uova e si vede la consistenza dell’impasto: non devono essere né troppo asciutte e né troppo morbide. Se troppo secco si aggiungono, uno alla volta ulteriori uova. Se comincia a risultare troppo umido si aggiunge altro formaggio.In questo impasto non bisogna assolutamente mettere il sale poiché già il formaggio è salato. Lo si lascia riposare per una decina di minuti in modo che ogni ingrediente esalti il sapore dell’altro. Si riscalda una pentola per un paio di minuti si versa l’olio fino a coprire il livello della pentola si versano la cipolla precedentemente tagliata, e qualche cucchiaio di acqua in modo che si appassisca senza friggere. Aggiungere i pelati di pomodoro e le trisce di peperone privato dei semi. Mettere il coperchio in modo che gli aromi e le proprietà nutritive restino dentro, e far appassire il tutto a fuoco medio-dolce. Nel frattempo preparare le polpette (i vastesi preferiscono una forma allungata). Quando il sugo si rapprende aggiungere un mezzo bicchiere di acqua e versarvi una alla volta le polpette. Rimettere il coperchio e sempre a fuoco dolce continuare la cottura. Ogni tanto si può far roteare la pentola in modo che il sugo arrivi anche in superfice oppure capovolgere le polpette una alla volta e con estrema delicatezza per non rischiare che si “spappolino”.
Quando cominciano a gonfiarsi e cambiano colore (dopo circa 15 minuti) si può spegnere. Aspettare almeno 5 minuti e impiattare. Gustare il boccone di polpetta con il pezzetto di pomodoro del sughetto.
Un buon vino che si abbina a questo piatto è senz’altro il Montepulciano d’Abruzzo.
RIPRESE E MONTAGGIO DI MARCO SCIULLO
SERVIZIO DI LUIGI VALLONE