Countdown per il 'Siren Festival': parlano gli organizzatori Fuccio e Avrami

Dal 23 al 26 luglio la seconda edizione della rassegna musicale internazionale

riceviamo e pubblichiamo
21/07/2015
Attualità
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Vasto Siren Festival 2015 (23-26 luglio), intervista a Pietro Fuccio e Louis Avrami, organizzatori della rassegna musicale internazionale.

Quali sono le ragioni che vi hanno portato a scegliere Vasto come location del Siren Festival? Louis Avrami: Molte sono le ragioni che ci hanno portato a scegliere Vasto e l’Abruzzo. Prima di tutto è un posto bellissimo! Inoltre volevamo organizzare un evento in un luogo che avesse un mare e delle spiagge belle e pulite. Ci sono piazze, cortili e giardini di pregio che possiamo utilizzare come location dei concerti e questo è sicuramente un punto importante che ci differenzia da altri festival. Ci sono molte strutture ricettive, c’è l’aeroporto di Pescara non lontano e inoltre non siamo troppo distanti da Roma. Inoltre, abbiamo trovato nel Comune di Vasto e nella Regione Abruzzo dei partner disponibili e coraggiosi che hanno riconosciuto il potenziale del festival supportandoci e aiutandoci nell’organizzazione.

Che cast e che artisti sono stati scelti per questa edizione? Siamo molto contenti di avere in esclusiva italiana il live di un artista del calibro di James Blake, il primo dopo 4 anni di assenza dal nostro paese! Anche la data di Jon Hopkins sarà l’unica in Italia. Inoltre, siamo felici di continuare ad avere un palco gratuito che quest’anno sarà a Porta San Pietro sulla Via Adriatica. Qui, il venerdì e il sabato si esibiranno numerosi artisti italiani su cui puntiamo e che potranno così essere visti da chiunque. Uno degli obiettivi del Siren Festival è infatti quello di portare nuova musica ad un pubblico anche non abituato a fare ricerca in tal senso. Speriamo che la gente di Vasto approfitterà di questo palco per scoprire band nuove che altrimenti difficilmente potrebbero vedere.

Che tipo di pubblico vi aspettate per questa edizione e che tipo di pubblico è venuto alla prima edizione del 2014? Pietro Fuccio: Lo scorso anno sono venuti, credo, quelli che hanno capito cosa voleva essere Siren: un festival originale, ambizioso e, nel suo piccolo, di respiro europeo; persone capaci di credere in un evento fuori dai percorsi normalmente battuti, in una città che credo fosse tutta da scoprire per molti dei giovani appassionati di musica del nostro paese; gente che evidentemente sentiva la mancanza di una proposta del genere nel panorama dei concerti estivi in Italia. Quest'anno speriamo che tornino e portino con sè tutti i loro amici e quanti ne hanno sentito parlare bene, direi benissimo, cosa di cui siamo ancora lusingati.

Qual è l’obiettivo che vi siete prefissati per quest’anno e quali sono le considerazioni sull’edizione passata? Pietro Fuccio: E’ importante per noi che la gente abbia mostrato subito di capire le nostre intenzioni partecipando all'intero evento senza scegliere, come si fa di solito, la giornata o l'artista di cui si è fan ignorando tutto il resto. Credo sia quello che succede il più delle volte nei "festival" italiani, che in fondo sono solo delle rassegne con concerti secchi sparsi lungo un dato periodo di tempo. Più di metà degli spettatori dell'altr'anno hanno comperato l'abbonamento e questo per noi è un grande motivo di vanto. L'obiettivo di quest'anno è riconquistare al festival il mare, che lo scorso anno è mancato un po' per ragioni atmosferiche e un pò per incomprensioni con alcuni esercenti del posto. In realtà siamo eccitati alla prospettiva di avere ancora da mostrare lo splendido mare di Vasto al pubblico del Siren!

In termine di presenze la prima edizione è stata un successo? Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti lo scorso anno, crediamo che le gante abbia compreso l’importanza dell’evento e ci abbia dato fiducia, e speriamo che questa edizione non deluda le nostre aspettative.

www.sirenfest.com

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