La nuova geografia giudiziaria italiana prevede la soppressione di 30 Tribunali, con relative Procure della Repubblica e di 220 sezioni distaccate di Tribunali.
Una riforma in buona parte già attuata, fatta eccezione per alcune sedi tra le quali quelle abruzzesi di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona, in ragione “della straordinaria situazione in cui versa l'Abruzzo dopo il sisma del 2009”, con il provvedimento di taglio differito al 17 settembre 2018.
In questa fase, ad ogni modo, non si fermano le azioni tese a garantire la “sopravvivenza” dei presidi giudiziari abruzzesi in bilico e la Giunta regionale, su proposta del presidente Luciano D'Alfonso, si è resa protagonista di un'ulteriore iniziativa. Tutto questo, ha spiegato lo stesso D'Alfonso, “in considerazione che la soppressione comporterebbe una inaccettabile concentrazione del servizio giustizia esclusivamente sui Tribunali aventi sede in città capoluogo di Provincia (Chieti e L'Aquila)”.
Ecco, allora, l'adozione di un provvedimento con il quale “si propone la stipula di una convenzione con il Ministro della Giustizia. Tale stipulanda convenzione, disciplinata dal Decreto legislativo 155/2012, dovrebbe prevedere che le spese di gestione e di manutenzione degli immobili adibiti a servizio degli uffici giudiziari, nonché le spese di retribuzione del personale di servizio oggetto delle convenzioni, siano a carico della Regione nonché di degli enti locali e di tutti i soggetti portatori di correlati interessi nelle quattro città indicate. L'iniziativa prende forza anche dalla linea già intrapresa con il Decreto 11 marzo 2014, con il quale il Ministro della Giustizia ha accolto le istanze provenienti dagli Enti locali per il mantenimento di 285 uffici del Giudice di Pace, le cui spese di funzionamento sono state trasferite ai Comuni interessati che provvedono anche al fabbisogno del personale amministrativo, coniugando il mantenimento di un equilibrato decentramento dei presidi giudiziari, con le esigenze del contenimento di spesa a carico del Bilancio generale dello Stato”.
La Giunta regionale, ha aggiunto il presidente D'Alfonso, entro 3 mesi dall'approvazione della delibera, si impegna a riferire in Consiglio regionale “sull'acquisizione di tutti gli elementi amministrativi e dei piani economici occorrenti, perché l'assemblea disponga l'emanazione dei necessari provvedimenti legislativi”.