PARI ACCIUFFATO IN EXTREMIS, LA PRO VASTO MANTIENE VIVA LA FIAMMELLA DELLA SPERANZA

Michele Tana
27/05/2007
Sport
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La punizione di Gaeta che s'infila in porta quando mancava una manciata di minuti al triplice fischio di chiusura. La Pro Vasto acciuffa in extremis il pari con il Celano all'Aragona, nella gara di andata della doppia sfida play out tutta abruzzese, e mantiene accesa la fiammella della speranza per la permanenza tra i professionisti. In terra marsicana, domenica prossima, la partita - classica - da dentro o fuori, senza alternative: o la vittoria oppure la serie D. Finisce in parità, dunque, il primo atto play out, al termine di un match dai due volti, condizionato dall'eccessiva ''timidezza'' dei biancorossi nella prima parte, con gli ospiti a capitalizzare al meglio una delle poche occasioni da gol create, e poi caratterizzatosi per la determinazione ed il cuore messi in campo dai vastesi nella ripresa, culminati nella rete siglata nel finale. Approccio per niente ideale, insomma, quello della squadra di Trillini, oggi pomeriggio. Confermate le previsioni della vigilia, con la sola novità in difesa di Rapino in luogo di Milana (infortunato dell'ultim'ora si dirà negli spogliatoi), il tecnico marchigiano schiera Nieto e Gaeta di punta con Mignogna inizialmente largo a destra. Soffre all'inizio la squadra di casa: meglio impostato il Celano dell'ex Petrelli con Barrionuevo e Amenta che giaganteggiano in linea mediana. Due sussulti nei primi minuti: al 2' Aridità respinge una velenosa conclusione dalla distanza di Amenta e sulla ribattuta è lesto Rapino ad evitare il tapin di Villa; al 17' il primo lampo vastese, con Bartoletti abile a mettere in angolo un pericoloso colpo di testa di Gaeta, su invito di Testa. Appena due minuti prima Aridità, infortunato, aveva lasciato il posto a Sollitto che all'esordio stagionale inizia come peggio non poteva incassando, suo malgrado, il gol ospite. E' il 20' e lo specialista Amenta, da posizione defilata sulla destra, disegna su punizione una traiettoria ''maligna'' con la sfera che passa sotto un nugulo di gambe, rimbalza a pochi passi dalla porta e beffa il giovane portiere da poco entrato. Un gol che taglia le gambe ai biancorossi, incapaci, a parte un velleitario tentativo dalla distanza di Mignogna al 31', di imbastire una reazione degna di tal nome. La truppa di Petrelli, da parte sua, forte anche del vantaggio determinato dalla migliore posizione vantata in classifica nella stagione regolare (in caso di parità di risultati e di gol è il Celano a salvarsi) bada al sodo, pensando solo a rischiare il meno possibile. Di tutt'altra musica la ripresa. Trillini ridisegna il suo schieramento proponendo Cazzola al posto di Mottola: mossa azzeccata, e forse tardiva, con il mediano che entra subito in partita dando un contributo essenziale alla causa. La Pro Vasto attacca a testa bassa e sfiora più volte il pari. Al 4' finisce di un niente a lato una punizione di Mignogna, all'8' abbassa la saracinesca Bartoletti su una violenta conclusione di Gaeta dal limite, al 10' termina di poco a lato un colpo di testa sottomisura di Nieto su cross di Ciano. Emozionante il finale: al 38' l'ottimo Barrionuevo (cha macchia così la sua gran partita) e Schettino, protagonisti di reciproche scorrettezze, finiscono anzitempo sotto la doccia. La sfortuna, poi, sembra pure accanirsi sui vastesi quando al 41' la punizione di Cacciaglia si stampa sul palo con Bartoletti ormai fuori causa. Ma la 43', sull'ennesima punizione, è Gaeta, questa volta, a trovare il pertugio giusto e a gonfiare la rete avversaria. E' il gol dell'1-1 che ridà fiato alle speranze di salvezza. Il Celano sembra stordito, la Pro Vasto si getta generosamente all'assalto, ma fino al fischio di chiusura di Vuoto di Livorno lo ''score'' non cambia. Domenica prossima servirà il ''miracolo calcistico''. La Vasto pallonara è pronta a crederci ed a caricare di passione e di entusiasmo la propria squadra del cuore. PRO VASTO-CELANO 1-1 PRO VASTO (4-4-2): Aridità (15' Sollitto); Mottola (1' st Cazzola), Rapino, Aquino, Ciano; Mignogna (32' st Schettino), Manoni, Cacciaglia, Testa; Gaeta, Nieto. A disp. Paruta, Borriello, Somma, Miftah All. Trillini CELANO (4-3-2-1): Bartoletti; Morgante, Adani, Pepe, Farina; Giacalone, Barronuevo, Amenta; Villa (19' st Cesaro), Gentili (22' st Campanile); Luiso. A disp. Vurchio, Spoltore, Gabrieli, Comba, Dionisi, All. Petrelli (squalificato, in panchina il direttore sportivo Capaldi) Arbitro: Vuoto di Livorno Reti: 20' Amenta, 43' st Gaeta Note: spettatori paganti 1.559 per un incasso di 10.732 euro. All'inizio osservato un minuto di raccoglimento in memoria dell'ex calciatore della Pro Vasto, Giovanni Di Paolo, scomparso in settimana. Giornata nuvolosa, pioggia a tratti, terreno di gioco in ottime condizioni. Espulsi Schettino e Barrionuevo al 38' st, per reciproche scorrettezze. Ammoniti: Cacciaglia e Gaeta (PV), Morgante, Villa e Amenta (C). Calci d'angolo 4-4. Recuperi 3' e 5'

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