Una battaglia vinta e una tutta ancora da giocare per lo scalo ferroviario di Vasto-San Salvo. C'è il treno del mattino per il sud, ma ora bisogna muoversi per ottenere una fermata almeno dell'Eurostar per Milano. I pendolari vastesi di Trenitalia diretti a sud hanno vinto la loro battaglia: dal prossimo 10 giugno, faranno in tempo, al mattino, a salire a Termoli sul 'regionale' per Foggia senza più perdere la coincidenza. La società del gruppo Ferrovie dello Stato ha accolto le sollecitazioni dei viaggiatori, subito fatte proprie dal personale della stazione di Vasto-San Salvo e dall'assessore ai Trasporti, Tommaso Ginoble, rimodulando gli orari della corsa del mattino. Succede infatti che il 'regionale' per Termoli giungeva nello scalo del Molise intorno alle 8, tre minuti dopo la partenza di un altro convoglio per Foggia. Per appena 180 secondi di ritardo, dunque, i pendolari del Chietino diretti in Puglia per motivi di lavoro dovevano arrangiarsi diversamente. Dalla seconda decade di giugno, per fortuna, i problemi saranno superati: il 'regionale' partirà da Pescara qualche minuto prima, alle 6,32, da Vasto-San Salvo alle 7,31 e giungerà a Termoli alle 7,48. Con dieci minuti di tolleranza per salire senza affanni sull'altro treno per il capoluogo dauno, alle 7,58, che in Capitanata arriverà alle 9,05. Per una battaglia vinta, se ne profila un'altra, tutta ancora da giocare sui complessi tavoli della politica: la fermata a Vasto-San Salvo di un Eurostar. Nella stazione del Chietino, dove il fatturato delle Fs regge bene il confronto con altri importanti scali, si registra tuttora una palese anomalia: verso nord, al mattino, c'è una sola opzione, un treno a lunga percorrenza, quello per Torino delle 9,43. Poi più nulla, fino al pomeriggio. Perché, dunque, non chiedere a Trenitalia di spostare da Termoli a Vasto-San Salvo la fermata dell'Eurostar 'City' che parte dal Molise alle 10,26 e giunge a Milano alle 16,55? Da rilevare, frattanto, che dall'altro ieri è operativo il nuovo controllo elettronico del traffico sulla rete ferroviaria: sarà il computer e solo quello a gestire il movimento. Di notte, dunque, nei prossimi mesi, al termine del necessario rodaggio del sistema, non vedremo più il capostazione nel suo posto di guardia. Senza più nemmeno la Polfer, in servizio solo fino ad una certa ora, chi presidierà la stazione?