E' stato il giorno di dolore a San Salvo. Troppo grande lo scoramento, troppa la commozione nel pensare al triste destino che si è abbattuto sulla famiglia D'Adamio e sull'intera comunità sansalvese per la tragica morte di Stefano D'Adamio, avvenuta ieri pomeriggio poco dopo l'uscita da scuola nel drammatico incidente stradale che l'ha visto coinvolto nello schianto della moto sulla quale viaggiava assieme ad un compagno con un'automobile in via Mattioli a Vasto. Un dolore troppo grande e l'ennesima vittima mietuta dalla strada che accresce una scia lunghissima di sangue e di infinita tristezza. Sconvolti i genitori del giovane Stefano, Valentino ed Eliana. Nei loro confronti un abbraccio caloroso e fraterno da parte di tutta la comunità sansalvese, ma lo sgomento ed il senso di vuoto restano e difficilmente andranno via. Ci ha provocato il parroco, don Piero Santoro, in una stracolma chiesa di San Nicola, a lenire il dolore immane dei genitori, dei familiari e dei compagni di scuola e degli insegnanti. Un compito improbo, come sempre. Volti rigati dalle lacrime, battimani e tanti fiori bianchi all'ingresso della bara nel sacro tempio. All'esterno gli striscioni ed i messaggi di saluto dei giovani amici, carichi di passione e di un ricordo che mai ammainerà la propria bandiera nei cuori di chi, con Stefano, ha vissuto e convissuto emozioni ed esperienze di vita. Un saluto quasi da stadio, alla fine, per lui, che era tifosissimo della Juventus e che proprio qualche giorno fa aveva festeggiato il ritorno della sua squadra del cuore nella massima serie. Migliorano, intanto, all'ospedale ''San Pio da Pietrlcina'' di Vasto dove è ricoverato dal primo pomeriggio di ieri, la condizioni di D.D.S., l'altro giovane, di Liscia, compagno di scuola di Stefano D'Adamio, coinvolto nel tremendo incidente. L'ennesimo funesto sinistro, l'ennesimo tributo di sangue di una strada che, in generale, fa quasi più vittime di una guerra. Fiori bianchi, mani pietose, l'hanno poggiati anche in via Mattioli, sull'asfalto dove Stefano D'Adamio ha perso la vita. Stessi fiori bianchi che a iosa hanno sommerso la bara ed il sagrato della chiesa di San Nicola. E tutti, alla fine, hanno avuto un caro pensiero ed un dolce ricordo con una commeovente promessa da parte degli amici: ''Le tue idee cammineranno sempre sulle nostre gambe''.