Personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto ha provveduto a sequestrare 18 nasse (oltre a 2 ancorotti in ferro ed altrettanti segnali galleggianti) posizionate, in violazione della normativa vigente, a meno di 100 metri dalla costa anziché ai 300 metri minimi previsti non riportando alcuna matricola identificativa.
Continuano ad essere numerosi - sottolinea il comandante del Circomare di Punta Penna, il tenente di vascello Giuliano D'Urso - i pescatori abusivi che utilizzano attrezzi non conformi in aree vietate o che tentano di rubare il pescato dagli attrezzi dei pescatori della locale “piccola pesca”. Tra l’altro tale attività oltre che aumentare lo sforzo di pesca rappresenta una forma di concorrenza sleale atteso che il prodotto pescato viene immesso illecitamente nella filiera commerciale.
L’attività di controllo è stata effettuata con il dipendente Battello “GC B14” che consente di avvicinarsi anche su bassi fondali e continuerà con incisivo rigore anche nelle prossime settimane in linea con gli obiettivi di competenza del Corpo delle Capitanerie di Porto in particolare mirati al controllo dello sforzo di pesca (Limitazione numero, potenza e dimensioni delle unità da pesca, Limitazione delle catture stabilendo le quantità e tempi di pesca) sia alla gestione comune delle risorse (Limitazione o proibizione totale in aree specifiche quali ad esempio la fascia costiera).
Si ricorda che con l’inizio della stagione balneare gli attrezzi dovranno essere posizionati ad almeno 500 metri di distanza dalla costa.