San Giuseppe Lavoratore

Maria Napolitano
01/05/2015
Varie
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Oggi la chiesa celebra le qualità di San Giuseppe (il padre putativo di Gesù) lavoratore.  Una delle raffigurazioni più frequenti del Santo Patriarca è quella in cui viene ritratto al banco con la pialla in mano e la sega accanto.

Proviamo a immaginare questo santo ai tempi nostri.

Egli sa che il lavoro “è legge per tutti”.

Oggi Giuseppe è un lavoratore autonomo che si trova a combattere con i mille cavilli e tasse (talora anche ingiuste) di un qualsiasi falegname. Quando non ne può più e nonostante le sue fatiche non riesce a provvedere alle necessità della sua famiglia, si mette a tavolino con tutti quelli che vivono la sua stessa difficoltà  per trovare una soluzione (spesso questa funzione è demandata alle associazioni di categoria che hanno smesso di interessarsi delle persone che rappresentano e si preoccupano di difendere i privilegi acquisiti dall”associazione”).

Nei giorni di benessere economico egli realizza mobili esclusivi con legname pregiato e preziosi intagli. Nei momenti di crisi lui sa adeguarsi. Non ha l'ansia e l'assillo di chi non ha fede in quella Provvidenza che sfama i passeri. Rimodula il suo lavoro con creatività e lungimiranza. Usa tutte le conoscenze tecniche a sua disposizione per inventarsi anche un nuovo prodotto in legno di basso costo e di largo consumo.

Al lavoro sa dare il giusto peso.

Si è costruito una famiglia per amore e sa che questo amore coniugale e genitoriale deve essere continuamente alimentato anche con la sua presenza fisica, umana e spirituale. Se sta sempre a lavorare come può curare queste relazioni familiari? 

Quando è nel suo laboratorio egli ci si dedica in anima e corpo perché è consapevole che il suo operato non è rivolto a se stesso ma a quelli che usufruiranno dei suoi servizi. Da uomo giusto osserva il riposo settimanale prescritto da Dio perché pensa: se Dio, l’Onnipotente e Creatore di ogni cosa si è riposato il settimo giorno e ha comandato, (tramite Mosè) alla sua principale creatura (l'uomo) di onorare le feste, chi sono io per  lavorare e contravvenire a questa legge? Sono forse immortale?

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