Fiaccole e striscioni nel ricordo delle vittime del terremoto a L'Aquila, a 6 anni di distanza da quel terribile 6 aprile 2009 che sconvolse il capoluogo d'Abruzzo ed il suo territorio.
Un lungo corteo, caratterizzato dalla presenza dei familiari e degli amici delle vittime, si è snodato per le vie del centro della città per non dimenticare le 309 persone morte a causa degli effetti del sisma delle 3,32 che seminò distruzione provocando anche 1.600 feriti e 70mila sfollati. Stimata una partecipazione di almeno 10mila persone che hanno sfilato in silenzio e con le fiaccole in mano, raggiungendo piazza Duomo, il cuore del centro storico dell'Aquila, ancora ferito da quelle maledette scosse.
Qui c'è stato il momento più toccante e doloroso, con la lettura dei nomi delle 309 delle vittime del terremoto del 6 aprile 2009. In loro memoria ci sono stati i 309 rintocchi delle campane della chiesa di Santa Maria del Suffragio, nota come 'delle Anime Sante'. Rintocchi ripetuti alle 3 e 32, orario del sisma. Nonostante il freddo pungente e la concomitanza con la ricorrenza della Pasqua, il sesto anniversario del terremoto del 6 aprile 2009 ha visto una notevole partecipazione.
"Credo che il clima sia cambiato. Il dolore oggi - ha detto il sindaco Massimo Cialente - viene vissuto in modo più raccolto, anche se per questa occasione ha influito la concomitanza delle festività pasquali. Ma la commemorazione del 6 aprile deve diventare sempre di più un momento della storia di questa città".
Tra le vittime del terremoto a L'Aquila i giovani studenti Davide Centofanti di Vasto e Maurizio Natale di Monteodorisio.
Nella galleria #PerNonDimenticare, omaggio di Luca Reale (Facebook Contact Luke Roy) e le foto di Maurizio Natale e Davide Centofanti