Ratti che camminano sulle travi che fino a qualche tempo fa sostenevano un tetto di eternit, poi smantellato a seguito delle segnalazioni circa la dispersione di polveri nocive. Ma oltre allo spettacolo da Superquark, con pantegane che arrivano fino ai balconi del palazzo confinante con la struttura in questione, c’è quello dell’orrore: immondizia, masserizie, vetri rotti, bidoni contenenti non si sa quale liquido.
Nessuna periferia: è Via Euripide, una traversa di Corso Mazzini a Vasto. Il capannone, diversi anni fa sede di una qualificata azienda vastese, dopo chiusura della ditta, è rimasto nel più completo stato di abbandono. Ma oltre alla questione visiva, quel che lamentano i residenti dei palazzi che affacciano proprio sulla struttura dismessa, sono le condizioni igieniche che compromettono evidentemente anche la salute dei cittadini i quali, quando aprono le finestre dei balconi, hanno timore che qualche topo possa entrare in casa. In casa, sì, perché nei locali che ospitano le autoclavi condominiali, i topi già sono entrati, cospargendo il pavimento di escrementi.
Le richieste di intervento sono state tante, ma tutte inascoltate. I residenti dei palazzi, di uno in particolare, perlopiù anziani, non sanno più cosa fare. E allora hanno deciso di rivolgersi alla Stampa, con la speranza di essere letti dalle autorità che devono vigilare sulla salute pubblica. Perché nonostante l’area sia privata, qualora il proprietario non dovesse intervenire, spetta comunque al pubblico occuparsi di bonificare la zona.
Dalle colonne di questo giornale, dunque, l’appello a chi di competenza ad interessarsi della questione, senza dover costringere i residenti a rivolgersi a programmi televisivi nazionali.