"C'è un particolare che balza agli occhi di chi, attentamente, gira per il centro storico di Vasto. E' il caso di alcuni turisti che in vista delle festività pasquali tornano in città per trascorrere una decina di giorni nelle case che hanno acquistato per garantirsi un po’ di mare in estate e le principali ricorrenze lontani dal caos delle città metropolitane. Con un messaggio di posta elettronica, corredato da alcune foto, chiedono: 'Come mai, tra i vicoli più suggestivi di questa cittadina, nel centro storico, a meno di trenta metri in linea d’aria dalla Torre di Bassano, ci sono portoni e portoncini chiusi con lucchetti o, peggio, con catene a doppia mandata?'”.
A parlare è il consigliere comunale Nicola Del Prete (indipendente). "La riposta - dice - sembra essere una soltanto. Da qualche tempo, anche a Vasto, le cose sono cambiate e situazioni del genere sembrano soprattutto raccontare del timore di vedere le proprie case 'assaltate' sia da chi ha intenzione di rubare, sia da chi, ed è successo in alcune occasioni, vuole occupare abusivamente una residenza. Ecco, allora, che non resta che sbarrare i portoni con l'ausilio di catene e lucchetti".
Realtà che spinge l'esponente della minoranza a rilanciare la propria richiesta, già più volte avanzata all’amministrazione comunale, di predisporre un accurato censimento delle case abitate nel centro cittadino e di verificare soprattutto quelle che sono le reali residenze del borgo vecchio, in modo particolare per quanto riguarda la presenza degli stranieri. “Quelli regolari che occupano lecitamente e con dignità le abitazioni – sottolinea - hanno il diritto di vivere la città come qualsiasi altro cittadino. Ma quanti sono, invece, gli irregolari che sfuggono a qualsiasi tipo di controllo? E’ razzismo cercare di capire cosa accade realmente nella nostra città?”