Fabbricati e terreni donati all'Arda: il bel gesto di una famiglia di Vasto

In memoria di Luciana Palucci sorgerà un centro diurno per ragazzi Down

redazione
23/03/2015
Attualità
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Una scuola di qualità per garantire diritti e pari opportunità” questo il titolo del convegno svoltosi sabato mattina, presso l’aula magna 'Maurizio Natale' dell'Istituto “Filippo Palizzi” di Vasto, organizzato dall’Arda Onlus (Associazione Regionale Down Abruzzo), in occasione della Giornata Mondiale delle persone con la Sindrome di Down.

"Un’occasione – ha sottolineato Giuliano Giammichele, presidente Arda Vasto – perché l’integrazione dei ragazzi nella scuola non è un fatto che riguarda pochi, ma, se ha successo, è un fattore di crescita e miglioramento per l’intera società“.

Presenti all'incontro dirigenti degli Istituti scolastici della città e del territorio, rappresentanti delle Istituzioni, insegnanti, esperti legali, genitori e parenti di ragazzi con sindrome di Down.

A margine dei lavori un importante annuncio: la donazione ricevuta dall’Arda ad opera dei coniugi Maria Letizia Del Borrello ed Ennio Palucci, preside in pensione, dirigente negli anni scorsi proprio al Palizzi e del figlio dottor Quirino.

Un atto di liberalità per fabbricati e terreni in territorio di Vasto per ricordare degnamente la memoria di Luciana Palucci, figlia dei benefettarori, che saranno utilizzati come centro diurno, semiresidenziale e residenziale per i ragazzi.

A darne notizia, presente il preside Palucci, è stata Rosa Milano, consulente legale della famiglia, con queste parole: "'Un sorriso non dura che un istante, ma nel ricordo può essere eterno'. E’ in questa frase di Schiller - ha sottolineato - che credo si possa racchiudere la nobile motivazione che ha spinto il preside Ennio Palucci e la signora Maria Letizia Del Borrello a fare in favore dell’Arda un’importante donazione, per mantenere ancora più vivo il ricordo della figlia Luciana. La sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto, che la sua famiglia vuole con questa donazione provare a riempire appunto con il sorriso che susciterà sui volti delle persone e delle famiglie coinvolte in questa benemerita associazione. Grazie a questo atto di liberalità il sogno e la speranza di avere a disposizione un patrimonio utile per dare vita a un progetto del 'dopo di noi' potrà finalmente prendere corpo. I beni che ne costituiscono il portato consentiranno infatti di svolgere in favore dei soggetti destinatari attività educative e riabilitative, laboratori teatrali, attività manuali e di gioco che non mancheranno di garantire un percorso di vita in un contesto di integrazione culturale e sociale e di pari opportunità. Credo di poter dire con assoluta onestà intellettuale e senza alcuna intenzione di fare retorica che questo evento per gli effetti che non mancherà di produrre si pone come una tappa fondamentale sul cammino della solidarietà e della elevazione morale e sociale di questo territorio”.

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