Al primo posto c’è la Cisl, perdono quota Cgil e Uil, ed è boom di consensi per il Nursind, la potente organizzazione che raggruppa gli infermieri e per la Fsi, federazione sindacati indipendenti.
Il risultato delle elezioni per il rinnovo delle Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti premia i sindacati autonomi, a discapito delle sigle sindacali tradizionali che per molti anni sono stati un costante punto di riferimento per i lavoratori della sanità.
I 2.572 dipendenti aventi diritto al voto, distribuiti nei presidi ospedalieri e nei servizi territoriali dell’Azienda sanitaria, hanno scelto i loro rappresentanti, attribuendo i consensi alla Cisl che con 679 voti si conferma primo sindacato, al Nursind (458 preferenze), alla Fsi (con 419 voti), alla Cgil (260 voti), al Nursin up (276 preferenze), alla Uil (155 voti), alla Usb (154 voti) e alla Fiasl (62 voti).
Gli eletti nel parlamentino sindacale sono: Patrizia Bianchi, Mauro Liberatoscioli, Francesco Taglieri Sclocchi, Emanuela Lattanzio, Lina Micolucci per il Nursing up; Antonio Di Michele, Antonio Di Biase, Nicola Malatesta, Angela Gnagnarella, Luigi Iarlori, Antonio Martelli, Paolo Mascitti, Franco Massone, Diletta Campagna, Stefania Angelucci, Arturo Mirko Maiella, Claudio Gialloreto per la Cisl; Mario Frittelli, Consalvo Turchi, Anna Rita Spanò per l’Usb; Franco Graziani, Fabio Agosta, Carlo Marciano, Gabriele Sferrella, Michele Appicciutola per la Cgil; Vincenzo Pace, Gianluca Tontini, Vincenzo Vincitorio, Lucia D’Agostino, Rosanna Zulli, Davide Marrone, Enrico Del Villano, Marilena De Angelis per il Nursind; Raffaello Villani, Mira D’Ippolito, Angelo D’Antonio, Lino Di Martino, Antonio Monteodorisio, Elenio Di Filippo, Maria Grazia Bellisario, Nicola Di Reto per la Fsi; Rosella Cesarone, Giovanni Di Sciascio, Pietro Di Pietro per la Uil; Simona Salvatore per la Fiasl.
Il più votato di tutti è stato Raffaello Villani (Lello), segretario territoriale della Fsi che ha ottenuto 167 preferenze. «Siamo più che soddisfatti», rimarca il sindacalista, «la Fsi, che rappresenta tutte le categorie di lavoratori, ha ottenuto otto seggi su 45. È un sindacato apolitico e apartitico, lontano dai sistemi negoziali fatti di compromessi e mediazioni partitiche, che ha sempre auspicato un sistema meritocratico».