Una donna di 53 anni di età, Daniela Marchi, originaria di Roma, strangolata dal compagno in un'abitazione di Vasto Marina, in uno dei complessi residenziali sorti nella zona meridionale della riviera, nelle vicinanze del confine con San Salvo, in località San Tommaso.
Omicidio d'impeto - in base a quelle che sono le prime risultanze delle indagini in corso - nella notte della festa della donna. A raccontare l'accaduto è stato lo stesso autore del delitto, un 57enne francese, Joseph Martella, da anni trapiantato a Vasto, subito fermato dalla Polizia e condotto nella sede di via Bachelet del Commissariato e, in seguito, nella casa circondariale di Torre Sinello dove è ristretto con l'accusa contestatagli di omicidio volontario.
L'allarme è scattato intorno alle 22,30, in un'abitazione di via Eduardo De Filippo, al secondo piano di un palazzo nelle vicinanze dell'Hotel Dakar, lungo la direttrice della Statale 16 Adriatica. Il corpo della donna, senza vita, è stato ritrovato in cucina. La morte, come detto avvenuta per stragolamento, è stata determinata dall'utilizzo di un cavo elettrico da parte di Martella.
La Procura della Repubblica di Vasto, con il coordinamento del sostituto Giancarlo Ciani, indaga sul drammatico episodio. Sul posto, oltre a personale del 118, al dirigente del Commissariato, il vice questore Alessandro Di Blasio e ai Carabinieri si è portato il medico legale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, il dottor Pietro Falco, per una necessaria iniziale ricognizione cadaverica al termine della quale il cadavere della donna è stato trasferito all'obitorio dell'ospedale 'San Pio da Pietrelcina' dove, probabilmente nella giornata di domani, verrà eseguita l'autopsia.
Un altro omicidio del genere fu registrato sempre a Vasto il 15 ottobre 2011: vittima la giovane lituana di 24 anni Neila Bureikaite, assassinata a coltellate dal suo convivente, Matteo Pepe, allora 43enne, nell'appartamento che condividevano in via Sandro Pertini.
Foto di Ercole Michele d'Ercole