Dissesto idrogeologico nel territorio, Lapenna: 'Lavori fatti e in corso'

Il sindaco elenca gli interventi realizzati e quelli da compiere per il consolidamento di diverse aree

redazione
26/01/2015
Attualità
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"Con senso di responsabilità e amore per la nostra terra lavoro da anni per la messa in sicurezza delle zone cittadine a maggior rischio idrogeologico”. Lo dice il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, in occasione dell’ennesimo sopralluogo avvenuto presso i Giardini Napoletani di Palazzo d’Avalos.

Da palazzo di città giunge una nota nella quale il primo cittadino evidenziail lavoro svolto in questi anni a tutela del territorio.

“Già prima di essere sindaco, nella mia veste di Consigliere regionale, ho garantito alla città i finanziamenti per il consolidamento del costone orientale nella parte sottostante il Castello Aragona. In qualità di sindaco, nel corso del mio mandato amministrativo, abbiamo lavorato per la messa in sicurezza, il rifacimento totale e la pedonalizzazione della passeggiata panoramica di Via Adriatica, luogo interessato dal movimento franoso del 1956, riconsegnando alla città e ai suoi abitanti un luogo non solo bello ma sicuro e al riparo da possibili cedimenti.

In questi giorni sono in corso i lavori di consolidamento di piazza Marconi, sempre sul costone orientale, visibili a tutti i cittadini attraverso un importante cantiere in cui sono state investite sostanziose risorse finanziarie. Si è proceduto anche al consolidamento e alla messa in sicurezza di una rilevante porzione di via Tre Segni a ridosso della Villa comunale. Mi preme ricordare, inoltre, che i fenomeni franosi riguardano anche altre zone della città, come ad esempio la zona di via Santa Lucia, dove siamo intervenuti con l’approvazione del 'Piano di Assetto Idrogeologico' per evitare ulteriori costruzioni edili in una zona altamente a rischio. Sempre nella stessa zona abbiamo provveduto alla riapertura al traffico di via Trave dopo averla messa in sicurezza da possibili movimenti franosi. Innumerevoli, in questi anni, gli incontri con le autorità (Genio Civile, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, Sovrintendenza ai Beni Archeologici, MEF, etc.), le riunioni con i tecnici regionali e le sollecitazioni agli organi sovracomunali, affinché i cantieri di messa in sicurezza delle zone a maggior rischio idrogeologico in città potessero trovare copertura finanziaria.

La visita a Vasto di Franco Gabrielli, Capo della Protezione Civile Nazionale, non è stata casuale e si inserisce proprio in questo percorso. Siamo impegnati perché si diano soluzioni immediate al consolidamento della Loggia Amblingh sino all’edicola della Madonna della Catena, all’uopo abbiamo chiesto alla Regione Abruzzo di autorizzare i ribassi d’asta che si sono avuti nell’appalto dei lavori di piazza Marconi per continuare quel consolidamento verso la Loggia Amblingh. Forte è l’interessamento perché siano messi in sicurezza gli immobili Ater di Punta Penna, interessati anch’essi a movimenti che hanno portato in questi ultimi mesi ad un primo intervento sulle fondamenta ma che hanno urgente bisogno di ulteriori azioni per la loro definitivo consolidamento. A tal proposito ricordo la nota inviata al presidente della Regione Abruzzo e al Prefetto di Chieti soltanto pochi giorni e pubblicata da numerose testate giornalistiche”.

La conclusione del sindaco: “Non mi aspetto di sentirmi dire grazie dai barellieri dell’odio, dai professionisti della polemica inutile e stucchevole, da quelli che fingono di avere la memoria corta, nè da tutti gli aspiranti candidati sindaci del centrodestra alle prossime elezioni, ho fatto e continuerò a fare il mio dovere, con profondo senso di responsabilità e rispetto del mio ruolo istituzionale, a tutela della mia città e di tutti i suoi abitanti”.

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