Cedimenti del muraglione e campanelli d'allarme: prime segnalazioni nel 2010 e 2012

L'ex assessore D'Adamo e il consigliere comunale Desiati si occuparono della questione

redazione
26/01/2015
Attualità
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Secondo Emidio Primavera, responsabile regionale del Genio Civile, presente sabato nell'area di Palazzo d'Avalos “non si sarebbe potuto immaginare, prima delle piogge, un episodio di queste dimensioni”.

Eppure, e non da qualche giorno, campanelli d'allarme per la stabilità del posto, c'erano stati.

Non si parla della lettera di appena qualche giorno fa del sindaco Luciano Lapenna al presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso per richiedere fondi da destinare ad un generale consolidamento del versante orientale della città a rischio e all'area delle case popolari di Punta Penna. Ma al centro dell'attenzione, in un paio di fatti almeno, era finito proprio il muraglione di contenimento sulla Strada Porta Palazzo, parte del quale venuto giù, rovinosamente, sabato mattina.

Era il mese di maggio del 2010 e così scriveva l'ex assessore alla Cultura Francescopaolo D'Adamo:“Lungi da me l'idea di creare allarmismi, tuttavia monitorare la situazione statica di Palazzo d'Avalos non sarebbe tempo sprecato. Una lesione larga 3 centimetri – aggiungeva – scende lungo il muro di consolidamento del giardino. In quello stesso lato, anche all'interno del Palazzo, appaiono lesioni e fessurazioni. Sarebbe opportuno che i tecnici comunali e quelli della Soprintendenza visitassero il luogo e valutassero attentamente il problema”.

Un paio di anni dopo, ad inizio febbraio del 2012, anche allora a seguito del maltempo e delle copiose nevicate, nello stesso punto del cedimento di sabato mattina venne giù un albero dei Giardini che danneggiò una minima porzione del recinto della balconata. E con una nota ufficiale indirizzata al sindaco Luciano Lapenna ecco cosa scriveva il consigliere comunale di Progetto per Vasto Massimo Desiati. “Sono convinto tu ne sia già a conoscenza ma segnalo l'evidente crepa che si è aperta, e che sembra ampliarsi, sul lato del muraglione di Palazzo d'Avalos, in corrispondenza dei Giardini, laddove la balconata ha ceduto. Nel caso non si fosse già provveduto, ritengo opportuno un sopralluogo urgente”. In Consiglio comunale, nel 2013, nell'ambito dell'approvazione del Piano Strategico d'area Vasto-San Salvo, ricorda ancora Desiati, furono pure bocciati, dalla maggioranza di centrosinistra, alcuni emendamenti che prevedevano possibili interventi per il “consolidamento idrogeologico versante a est del centro abitato” e l'installazione di “centraline di monitoraggio idrogeologico versante a est del centro abitato”. L'area dove è ubicato Palazzo d'Avalos. 

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