Anche Berlusconi, che pure ricevette una statuetta in faccia e non adesivi, parlò di campagna mediatica di odio e di disprezzo, ma qualcuno della parte politica avversa arrivò persino a dichiarare che se l'era cercata.
Lapenna non è vittima di alcunché, così come non sono vittima di alcunché io, che ricevo da tempo lettere anonime e minacce irriferibili. Lapenna è soltanto responsabile, come sindaco, di aver condotto la città al punto più basso della sua storia. È anche responsabile di aver definito "cialtrona" certa stampa, ma lasciamo stare. Ha imbrogliato più volte i cittadini promettendo e non mantenendo.
Tutto ciò, ovviamente, non significa che deve ricevere minacce e ingiurie, atti sempre deprecabili e da condannare. Senza se e senza ma. Anche quando a riceverle sono i consiglieri comunali di minoranza.