Solo promesse, fin qui, la realizzazione della Sala di Emodinamica all'interno dell'unità operativa di Cardiologia dell'ospedale 'San Pio da Pietrelcina' di Vasto resta una chimera.
Il consigliere comunale indipendente Nicola Del Prete torna su un argomento già in più occasioni affrontato in passato: “Che futuro per la Cardiologia di Vasto?”, si interroga.
"La domanda – rimarca - sorge spontanea dopo le crescenti situazioni di urgenza che si verificano sul territorio e che non possono trovare risposte immediate al 'San Pio'. In realtà, dopo anni in cui politici di ogni estrazione partitica, di volta in volta alla guida della Regione, hanno garantito la realizzazione di una Sala Emodinamica, con tanto di progetto e previsione addirittura sul Piano Sanitario Regionale, ecco che il silenzio calato su questo argomento comincia a preoccupare non poco. Ricordo perfettamente – aggiunge - l’intervento dell’attuale assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci in Consiglio comunale a Vasto. Per la prima volta, al cospetto di orecchie attente, l’assessore non ha garantito nulla. Anzi, dalle sue parole è parso di capire che l'Emodinamica a Vasto stia diventando una chimera. L’assessore ha chiesto un periodo di riflessione. Ma i periodi, al cospetto di queste problematiche, non possono durare a lungo. Vasto ed i vastesi hanno bisogno di sapere quale sarà l’impegno dell’amministrazione D’Alfonso per la realizzazione della Sala Emodinamica così come lo stesso Consiglio comunale, tra i mugugni di parte della maggioranza di centrosinistra, ha richiesto per l’ennesima volta. Il reparto di Cardiologia di Vasto, voluto dall’allora primario Giuseppe Di Marco, ha necessità di attenzione e di interventi di implementazione dei servizi se davvero si vuole garantire la salute ai cittadini di questo lembo di territorio. E intanto registro che Vasto non ha un servizio importante di pronto intervento e, soprattutto, il reparto di Cardiologia con le sue 30 unità circa ha bisogno di nuove apparecchiature”.
Servono risposte chiare, dice infine Del Prete: “Non c’è più tempo per pensare: bisogna agire e la Sala Emodinamica, con un percorso sicurezza h24, è una necessità per questo territorio. Non vorremmo che domattina qualcuno ci comunichi che quanto già stabilito non si farà più: sarebbe il fallimento di una politica sanitaria che ha il dovere di riequilibrare i territori perché in Abruzzo non ci siano cittadini di serie A ed altri di categorie minori”.
PROGETTO DATATO 2006 – Di realizzare una Sala di Emodinamica all'ospedale di Vasto si parla ormai da quasi 10 anni. A dare il via al progetto una raccolta fondi del Gruppo Alpini di Tufillo. In seguito, nel Piano Regionale Sanitario del 2007 primo inserimento dell'Emodinamica a Vasto. Il 5 agosto del 2009 veniva approvato, dal Commissario di Governo Gino Redigolo, il ‘Piano di risanamento del sistema sanitario regionale’ all’interno del quale era prevista, per l'allora Asl Lanciano–Vasto, l’attivazione dell'Emodinamica a Vasto. Nel giugno 2012 l'allora presidente della Regione Gianni Chiodi proprio al 'San Pio' (assieme al sindaco Luciano Lapenna ed al direttore generale della Asl Francesco Zavattaro) illustrava il progetto promettendone la concretizzazione in 2 anni. Da allora altre chiacchiere, risoluzioni, mozioni e ordini del giorno, nei Consigli comunale e regionale, anche una mobilitazione popolare ed una raccolta di firme con la campagna di sensibilizzazione 'Anch'io ho un cuore' promossa da Fratelli d'Italia, ma nessun intervento concreto.
L'Emodinamica a Vasto? Una chimera, appunto.