Preparazione agonistica e, allo stesso tempo, il valore della disciplina sportiva – il judo in questo caso – come occasione sana di crescita e di formazione ed anche opportunità di prevenzione e riscatto sociale.
E' stata una bella mattinata quella di sabato a Vasto, per lo stage di judo tenuto presso la palestra del centro sportivo San Gabriele dal maestro Giovanni Maddaloni, cintura nera 7° Dan. Un appuntamento già proposto con ottimi riscontri in passato e di nuovo voluto da Aniello Vastola, responsabile del locale Judo Club.
Una speciale lezione che ha destato molto interesse sia per la parte judo gioco, riservata a fanciulli, bambini e ragazzi, sia per la parte agonistica per gli atleti più grandi, seguita con attenzione anche da numerosi familiari dei ragazzi sui tappeti.
Durante l'incontro Maddaloni ha ricordato l'operato sociale nella sua Scampia, con il team della 'Star Judo', a beneficio di centinaia di giovani della zona. Assieme a Maddaloni e Vastola, tra gli altri, c'era Mario Prete (agente di Polizia Penitenziaria in servizio a Vasto) a suggello della collaborazione intrapresa con la Casa di Lavoro di Torre Sinello nel proporre iniziative in carcere dedicate proprio a Maddaloni ed alla sua esperienza: “Dietro allo sport ci devono essere rispetto, lealtà, umiltà, valori che dobbiamo cementare anche nelle nostre attività”, rimarca Prete.
E tra i protagonisti ecco Marco D'Angelo, ragazzo che dà una grossa mano al sodalizio sportivo vastese.
Maddaloni, tra un allenamento e l'altro, ha avuto poi modo di rimarcare l'importanza dello sport e la necessità di praticarlo sin da bambini, favorendo anche una sua maggiore inclusione nelle attività scolastiche già primarie. E ha parlato di una collaborazione con il Coni proprio in tal senso. “Sport utile per tenere i bambini lontani dall'obesità, dalla devianza e dalla dispersione scolastica”, sottolinea. E, infine, pensando a Scampia: “Anche essenziale per tenere i ragazzi lontani dalla 'strada' e dai suoi pericoli”.
Foto di Miranda Sconosciuto