Un ragazzino armato di piccone che guarda un coloratissimo arcobaleno e sotto una scritta: “Ci sono cose che non si possono distruggere”.
È uno dei tanti disegni realizzati dagli studenti dell’Istituto 'Palizzi', in collaborazione con il Progetto Giovani, per la campagna di comunicazione istituzionale contro il vandalismo, un fenomeno che costa alla collettività vastese 150mila euro l’anno, soldi che potrebbero essere impiegati in ben altro modo, piuttosto che riparare quello che qualche testa “calda” ha distrutto per noia o per rabbia.
Per sensibilizzare la comunità contro i vandali che danneggiano panchine, monumenti e arredi urbani, contribuendo al degrado civico e civile, da alcuni giorni sono comparsi sui muri della città alcuni coloratissimi manifesti scelti tra quelli che sono stati oggetto della mostra allestita nella saletta Mattioli di corso De Parma fino alla fine di novembre.
I lavori sono stati realizzati dagli studenti delle classi seconde del corso in Grafica e Comunicazione del Palizzi, i quali si sono “ispirati” leggendo le cronache cittadine. Ne sono venuti fuori una quindicina di poster, con immagini e slogan di grande efficacia, che sono alla base della campagna istituzionale del Comune. Parte quindi dalla scuola la lotta contro il vandalismo che per risultare davvero efficace dovrebbe avvalersi anche di strumenti di controllo come la video-sorveglianza.
Sapere di poter essere immortalati da una telecamera potrebbe rappresentare un utile deterrente per chi distrugge senza motivo, rendendosi protagonista di un atto contro il patrimonio pubblico. «Per noi questo è solo un punto di partenza, siamo consapevoli che non basta affiggere dei manifesti per risolvere il problema del vandalismo», dice Anna Suriani, assessore alle Politiche sociali del Comune, «si possono fare tante iniziative, questa è sicuramente il frutto della sinergia che si è creata tra il mondo della scuola e il Progetto Giovani».
Il sindaco Luciano Lapenna pone l’accento sui costi degli atti vandalici. «Ogni anno spendiamo oltre 150mila euro di soldi pubblici per riparare i danni causati dal vandalismo urbano», sottolinea il primo cittadino, «il patrimonio pubblico è un bene di tutti i cittadini e non è accettabile che pochi incivili ne penalizzino il suo utilizzo da parte della comunità. La campagna vuole sensibilizzare tutti a un maggior rispetto del territorio e della nostra città», conclude Lapenna.