Si chiama «Elekta Synergy Agility» il nuovo acceleratore lineare in funzione all’ospedale di Chieti, che pone la Radioterapia all’avanguardia in Italia nei trattamenti ai pazienti oncologici.
L’apparecchio, in funzione da diversi giorni, è stato presentato dal direttore della Radioterapia, Domenico Genovesi, alle presenza dell’assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, del sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, dell'Arcivescovo di Chieti-Vasto, Monsignor Bruno Forte, del direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Francesco Zavattaro, del Rettore dell’Università «D’Annunzio», Carmine Di Ilio, e di Giampiero Ausili Céfaro, già direttore della Radioterapia e dell'omonima Cattedra.
«Abbiamo un autentico gioiello tecnologico – ha sottolineato Genovesi -, attivato a tempo di record in poco più di cinque mesi, dopo un intervento di ristrutturazione edile della sala, un’accurata fase di test di accettazione e dosimetria e una di training del personale medico e del comparto. Un investimento ingente, voluto dalla Direzione Aziendale e avviato dal professor Giampiero Ausili Cèfaro, il quale mi ha preceduto nella direzione dell’unità operativa. Nei giorni scorsi sono stati trattati i primi pazienti con la nuova apparecchiatura, che permette una maggiore precisione e trattamenti molto sofisticati, grazie anche a una TAC inserita all’interno dell’Acceleratore stesso, che permette di adattare la dose di radiazione sul volume tumorale, come fosse un abito su misura. Altro aspetto rilevante è la possibilità di fare trattamenti molto selettivi, come avviene con la Radioterapia a Intensità Modulata in modalità volumetrica ad arco (IMRT-VMAT) e la Radioterapia Stereotassica, preziosa quest’ultima per il trattamento di lesioni tumorali di piccole dimensioni con estrema precisione e velocità di esecuzione».
"Elekta" ha sostituito il più vecchio degli acceleratori lineari in dotazione alla Radioterapia, che in molte occasioni aveva determinato il rinvio dei trattamenti a causa di guasti, incidendo negativamente sulle liste d’attesa. L’attività, dunque, è destinata a migliorare sensibilmente, offrendo un’assistenza adeguata ai circa 900 pazienti che in media vengono trattati ogni anno.
«Siamo certamente soddisfatti dell’investimento che permette alla nostra Radioterapia di compiere un autentico salto di qualità - ha commentato Zavattaro -, ma sappiamo di non essere ancora nelle condizioni di soddisfare appieno le richieste dei pazienti, per le quali due apparecchi non sono sufficienti. Ogni anno, infatti, quasi 500 nostri malati sono costretti a rivolgersi ad altre strutture per via di tempi di attesa che si protraggono a causa dell’elevato numero di richieste. Pensiamo, perciò, di potenziare la nostra dotazione con un terzo acceleratore, che ci permetta anche di trattare i tumori solidi in età pediatrica».
Per l’assessore alla Programmazione sanitaria l’attivazione della nuova tecnologia rappresenta motivo di ottimismo per la sanità abruzzese, che si è lasciata alle spalle i giorni più bui: «Possiamo guardare con fiducia al futuro - ha rassicurato Silvio Paolucci - che porterà sviluppo e innovazione, seguendo due orientamenti: intensità di cura nell’assistenza ospedaliera e forte presenza sul territorio. Nel Documento di programmazione economica e finanziaria appena approvato in Giunta abbiamo previsto 127 milioni di euro per investimenti sulla salute, che a breve saranno declinati in azioni concrete».
La Radioterapia è una fondamentale modalità di cura delle neoplasie ed è utilizzata in circa il 70% dei pazienti oncologici, con finalità curative o palliative e, spesso, integrata con altre modalità terapeutiche (chemioterapia e chirurgia). E’ un trattamento localizzato e non invasivo che si basa sulla somministrazione di radiazioni ionizzanti, con tecniche di precisione che consentono di preservare i tessuti sani e, quindi, limitare gli effetti collaterali. E’ una disciplina che è cresciuta e continua a crescere in modo esponenziale proprio in termini di precisione.
Con un investimento di tale portata la Asl teatina prosegue nel suo programma di perseguire l’alta tecnologia nell’ottica dell’ottimizzazione dell’offerta terapeutica a pazienti molto particolari come quelli affetti da tumore, e nello sviluppo di un programma di investimenti che ha portato negli ultimi anni al rinnovo delle attrezzature di diagnostica per immagini, radioterapia e medicina nucleare.