LAVORO, L'UGL: ''NEL VASTESE OCCORRE FARE DI PIU'''

a cura della redazione
26/04/2007
Attualità
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''E' giusto occuparsi dei problemi occupazionali della Valle Peligna, ma prima di guardare altrove forse il governatore della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, avrebbe fatto meglio a pensare al Vastese per l'ipotesi di delocalizzazione di alcune aziende dell'indotto Sevel della Val di Sangro''. Lo ha detto Francesco Vitullo, segretario provinciale della Ugl metalmeccanici di Chieti, nel corso di un incontro convocato per fare il punto sugli accordi sindacali raggiunti con la dirigenza del gruppo Fiat, di cui fa parte lo stabilimento Sevel di Atess dove viene prodotto il furgone Ducato e i suoi omologhi a marchio Peugeot e Citroen. L'accordo, oltre alla parificazione dei salari dei circa 6mila dipendenti della fabbrica abruzzese con quelli delle altre aziende del gruppo torinese a partire dal primo gennaio 2009, prevede anche la stabilizzazione di circa 1.500 lavoratori assunti con contratti interinali o a termine. Provvedimento necessario per garantire la produzione di 300mila furgoni l'anno a partire dal 2008. ''E' chiaro - ha aggiunto Leonardo De Gregorio, segretario provinciale dell'Ugl - che la Sevel potrebbe avere necessità anche di procedere ad ulteriori assunzioni, senza considerare l'aumento di circa il 30 per cento di posti di lavoro nelle fabbriche dell'indotto''. Un quadro positivo, i cui benefici secondo il sindacato potrebbero essere condivisi con l'area industriale di Vasto, dove dal 1999 si sono persi circa 1.300 posti di lavoro. ''Una soluzione - ha continuato Vitullo - più funzionale anche alle imprese, che non sarebbero costrette a vedere aumentare i costi di trasporto delle merci legati ai trasferimenti tra Sulmona e Atessa''. Nel frattempo l'Ugl per la prima volta ha eletto un proprio rappresentante nella Rsu aziendale della Honda, l'altra grande azienda del polo industriale della Val di Sangro, raggiungendo un consenso pari ad oltre il 9 per cento delle preferenze.

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