La Costa dei Trabocchi in un francobollo e si parla sempre di valorizzazione

Di Giuseppantonio insiste sul progetto della ‘Via Verde’

redazione
08/10/2014
Attualità
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Un francobollo dedicato alla Costa dei Trabocchi nella serie tematica “Il Patrimonio artistico e culturale italiano”: sarà emesso nel prossimo mese di novembre da Poste Italiane.

Ad annunciarlo il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, a margine di un incontro, organizzato a Fossacesia, nel corso del quale l’attenzione è stata in particolare incentrata su opportunità e modalità per dare un’ulteriore valorizzazione ai trabocchi, simbolo della costa teatina.

IL PROGETTO DELLA VIA VERDE – ‘Cuore pulsante’ di queste aspettative deve essere la realizzazione della ‘Via Verde’, attraverso la pista ciclopedonale il cui progetto investe gran parte della linea di costa del territorio provinciale, da Ortona a Vasto/San Salvo.

Bisogna immaginare accessi a spiagge e calette o terrazze che si affacciano sui trabocchi - ha detto il presidente pensando ad un migliore impatto, a livello turistico, delle antiche macchine da pesca -. Di concerto con i Comuni, i proprietari e gestori dei trabocchi – ha sottolineato Di Giuseppantonio – vanno individuate quelle aree adiacenti il tracciato ferroviario, circoscritte nell’ambito della proprietà acquisita dalla Provincia, da poter destinare ad aree di sosta. Anche perché lungo la ‘Via Verde’ sarà assolutamente vietato il traffico veicolare. In pratica, bisogna immaginare spazi e servizi che permettano al visitatore di godere di un quadro d’insieme spettacolare”.

Essenziale, insomma, sarà trovare una sostenibile via di mezzo per rendere fruibili i trabocchi, senza snaturare il paesaggio, facendo in modo che la Via Verde sia realmente un ‘motore’ per lo sviluppo turistico del territorio. “Nei prossimi mesi – conclude Di Giuseppantonio - saranno resi pubblici anche dei bandi per la creazione e gestione di piccoli chioschi che, proprio sulla ‘Via Verde’, serviranno per far sì che l’opera non rimanga una ‘cattedrale nel deserto’”.

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