La morte di Giuseppe Bottari, socio fondatore del Rotary Club di Vasto

I funerali martedì nella chiesa di San Giuseppe

Luigi Medea (addetto stampa Rotary Club Vasto)
29/09/2014
Attualità
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Il dott. Giuseppe Bottari è morto oggi all’età di 95 anni. Un profondo dolore per la moglie Maria, la figlia Elena, il genero Marco, la nipote Chiara, i parenti tutti e i tanti amici che lo hanno conosciuto e apprezzato.

Ma un immenso dolore per la sua dipartita lo sentono anche tutti i soci del Rotary Club di Vasto, con il presidente dott. Angelo Muraglia, i quali si stringono attorno ai familiari per testimoniare l’affetto e la riconoscenza per un uomo che è stato una guida sicura e generosa nel perseguire gli alti valori dell’amicizia e del servizio “al di sopra di ogni interesse”.

A lui, che è stato socio fondatore del Club di Vasto nel 1973 e presidente nell’anno rotariano 980-1981, in occasione del quarantennale del Club, festeggiato nel 2013 (gli fu portata a casa dal presidente Beniamino Di Domenica una Targa Ricordo), sono state poste alcune domande, alle quali egli con la sua grande disponibilità ha risposto, offrendo un fulgido esempio di amore e di attaccamento alla famiglia rotariana.

Riportiamo l’intervista integralmente.

Sei stato nel Rotary per 40 anni: il ricordo più bello? Ricordo con particolare commozione la partecipazione del nostro Club al cinquantenario del Rotary di Roma (1975) a cui all'epoca apparteneva per territorio (188° distretto). Nell'occasione abbiamo potuto incontrare il presidente della Repubblica presso il Quirinale e partecipare all'Udienza plenaria di Sua Santità Papa Paolo VI.

Hai partecipato a circa 500 conviviali: ne valeva la pena? Le conviviali sono parte essenziale dello spirito rotariano, necessarie per creare quel legame di amicizia nel rispetto e nella tolleranza reciproca che ci caratterizzano.

Devi dire ad un giovane di iscriversi al Rotary: per quale motivo glielo consigli? Ad un giovane direi: ogni Rotary Club del mondo, a prescindere dalle sue dimensioni, ha una cosa in comune: l’amicizia. E’ da questa base che potrai essere in grado di servire la collettività in particolare mediante la tua professione.

L'immagine del Rotary vista dagli altri? Il nostro Club in questi anni è sempre stato vicino alla nostra città, pronto a rispondere alle esigenze che la comunità prospettava nello spirito di servizio al di sopra dell'interesse personale e di sincero, fraterno legame tra i soci.

Da 40 anni fa ad oggi, il Club si è organizzato sempre nel migliore dei modi? Dalla sua fondazione ad oggi l'organizzazione del Club ha sempre mirato ad assicurare, a partire dalle singole professionalità, un elevato livello di efficienza.

L'affiliazione al Rotary ti ha portato dei vantaggi? Quali? Il maggior vantaggio credo sia la crescita professionale ed umana, l'entusiasmo che deriva dal servizio e dall’azione e favore degli altri, il piacere dell'incontro dei soci uniti dalla stima reciproca.

I funerali avranno luogo martedì, 30 settembre, alle ore 15,30 nella Concattedrale di S. Giuseppe.

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