I nostri lettori si chiederanno cosa c’entra Vasto con Ischia: intanto ci sono almeno un paio di gemellaggi tra Vasto ed Ischia: a cominciare da quello dei due corpi di Polizia Urbana e quello del gemellaggio tra i due clubs Lions di Vasto “Adriatica Vittoria Colonna” e di Ischia.
Ma c’è un altro personaggio storico particolarmente caro ai vastesi, quello della poetessa Vittoria Colonna, sposa di Ferdinando Francesco d’Avalos, Marchese del Vasto, prematuramente scomparso per le ferite riportate nella battaglia di Pavia: quella stessa Vittoria Colonna, che si circondò delle più elevate menti dell’epoca a cominciare da Michelangelo Buonarroti, Ludovico Ariosto, Pietro Aretino, Annibal Caro ed altri.
Ad Ischia si celebra una data importante, la realizzazione del Porto, per volere di Re Ferdinando II delle Due Sicilie, grazie al taglio di una lingua di terra che cingeva lo specchio d’acqua allora denominato “Lago dé Bagni” dinanzi alla città. Quello specchio d’acqua era in realtà un lago come quelli di Lesina e Varano, separato dal mare da un cordolo che, volenti o nolenti, gli ischitani ed i prigionieri dovettero tagliare. In occasione della inaugurazione del Porto, il 17 settembre del 1854, giunse il Re a bordo della sua nave, accompagnato dalla corte e da altre navi.
Fino al 17 settembre ci sarà la rievocazione della apertura dello scalo marittimo di Ischia attraverso una serie di manifestazioni, tutte rigorosamente in costume d’epoca: e non poteva che essere lei, Giuliana Tosone, con Franco, Maria e Luigi, quindi la ormai celebre “Polvere di stelle”, a fornire gli abbigliamenti per dame e cavalieri, marinai ed ammiragli che entreranno in Porto accompagnati dai Fucilieri Borbonici e dalle carrozze.
In una circostanza del genere non poteva mancare l’angolo storico allestito, sempre da Giuliana Tosone, con le scenografie, le attrezzerie ed i figuranti dei mestieri antichi. Per concludere saranno i sindaci (e relative famiglie) di tutti i Comuni dell’Isola, che sfileranno per accogliere il re al suo arrivo in Porto. Segniamo dunque un altro punto a favore della fantasia e della capacità organizzativa di Polvere di Stelle e di Giuliana Tosone.