Gianni Maddaloni, una ‘vita da film’ ed un riscatto che è possibile

L’incontro del maestro di judo con gli internati della Casa di Lavoro di Vasto

redazione
20/08/2014
Attualità
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L’esperienza di vita, di passione per lo sport e, soprattutto, della possibilità di riscatto sociale attraverso di esso al centro dell’intenso incontro organizzato lunedì pomeriggio alla Casa di Lavoro (ex carcere) di Torre Sinello di Vasto.

Protagonista assoluto il maestro Gianni Maddaloni, un nome di spicco dello sport e del judo tricolore, papà dell’olimpionico Pino, vincitore della medaglia d’oro a Sidney 2000. Ed a conferma di un rapporto ormai consolidato e sempre più stretto con Vasto e le sue realtà, Maddaloni ha voluto con entusiasmo partecipare all’iniziativa messa in campo di concerto con la direzione della struttura. Un pomeriggio di confronto, con detenuti ed internati, puntando soprattutto all’importanza dell’auspicato ‘riscatto’, parola più volte riecheggiata nell’affollata sala.

A fare da ‘padrone di casa’ il direttore Massimo Di Rienzo, presente, tra gli altri, anche il parlamentare del territorio Maria Amato (Pd). "Sono qui – ha sottolineato l’on. Amato - perché mi interessano le situazioni che favoriscono l'incontro tra chi è dentro e l'esterno. Voi – ha poi aggiunto rivolgendosi agli internati - con le attività lavorative uscite temporaneamente fuori, ma è positivo anche che l'esterno venga qui dentro".

A coordinare l’appuntamento uno degli educatori della struttura, Lucio Di Blasio, ed Aniello Vastola, responsabile del Judo Club Vasto ed amico fraterno di Maddaloni.

Coinvolgente l’intervento dell’allenatore campano. “Avrei potuto essere dall’altra parte, assieme a voi – ha detto -. Il mio destino sembrava segnato, in un terra difficile e senza grandi opportunità, ma l’incontro con lo sport è stato decisivo”. Non è stato un percorso semplice quello di Maddaloni e lui stesso lo ha riconosciuto. Qualche amicizia e frequentazione sbagliata, l’occasione del ‘facile guadagno’ e si fa presto a cadere nel vuoto. La svolta nell’incontro con lo sport, con la sua pratica, con la disciplina ed una vita che si sviluppa secondo altre forme, le più opportune e soddisfacenti.

Una ‘vita da film’ quella di Maddaloni, oggetto anche della produzione televisiva targata Rai ‘L’Oro di Scampia’, con l’interpretazione di uno straordinario Beppe Fiorello. Il messaggio conclusivo che il maestro riserva agli internati è incentrato sull’amore e l’affetto per i propri cari. “Quando sarete fuori di qui dovete stare vicino a chi amate. Ai vostri bambini. E’ una battaglia che si può vincere, anche e soprattutto con l’educazione e con la scuola”.

Foto e video di Nicola Cinquina

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