TUTELA COSTA TEATINA, LA SODDISFAZIONE DEL WWF

a cura della redazione
13/04/2007
Attualità
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Un passo in avanti forse decisivo verso la tutela ambientale del litorale costiero della provincia di Chieti. Dopo mesi di acceso confronto politico, che ha coinvolto entrambi gli schieramenti e le associazioni ambientaliste, il presidente della Regione Ottaviano Del Turco ha promulgato l'attesa legge inerente le ''Disposizioni urgenti per la tutela e la valorizzazione della Costa teatina''. Il provvedimento fa riferimento sia al tratto litoraneo compreso tra Ortona e Vasto, sia alle riserve già esistenti, quali Punta Aderci a Vasto e Lecceta a Torino di Sangro, e a quelle di nuova istituzione: riserva di Grotta delle Farfalle nei Comuni di Rocca San Giovanni e San Vito Chietino, riserva di Punta dell'Acquabella ad Ortona, riserva Ripari di Giobbe sempre ad Ortona, riserva Marina di Vasto. Altro elemento centrale della norma è quello riferito al ruolo dell'ex tracciato ferroviario, uno dei punti che più aveva diviso le posizioni in campo. Adesso il sistema delle ''aree protette'' si realizzerà anche per mezzo del collegamento funzionale delle aree con il ''corridoio verde'', quale obiettivo specifico di tutela e valorizzazione della costa previsto dal quadro regionale di riferimento, da realizzare sulle aree del tratto litoraneo dismesso dalle Ferrovie, compreso tra Ortona e Vasto. Positivo, in merito, è stato il commento del presidente regionale del Wwf, Dante Caserta: ''Siamo soddisfatti. Si è mutato l'obiettivo rispetto all'orientamento iniziale di proteggere solo il tracciato ferroviario, ipotesi che abbiamo contrastato perché insufficiente per le valenze naturalistiche dell'area. Si è ora utilizzato il tracciato ferroviario come punto di collegamento tra aree naturalisticamente importanti''. La legge promulgata rappresenta dunque il risultato dell'incrocio di posizioni di partenza diverse: da un parte il disegno di legge del gruppo dei Verdi alla Regione, supportato da Wwf, Italia Nostra, Comitato Costa Teatina e Arci, e, dall'altra la proposta dei consiglieri La Morgia, Orlando, Tagliente e dell'assessore regionale all'Ambiente Caramanico. Il punto di incontro è stato raggiunto in merito ai Piani di Gestione dei siti di interesse comunitario (Sic) e sull'estensione della fascia di protezione all'ex tracciato ferroviario, fissata nel testo a circa 150 metri. Importante il ruolo che ora dovranno assumere i comuni sia in termini di vigilanza, per evitare - secondo lo stesso Wwf - ''colpi di reni della speculazione''. Entro 60 giorni, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge i Comuni dovranno affidare l'incarico per l'elaborazione del Piano di assetto naturalistico della riserva che, una volta approvato dal Consiglio, regolamenta una fascia di protezione esterna funzionale ai valori ecologici, all'orografia e alle infrastrutture presenti. Alla direzione regionale Parchi spetterà la definizione di una coordinata attività delle aree protette della Costa Teatina, il cui programma è redatto d'intesa con la Provincia di Chieti. Contemporaneamente da molti anni è ferma al palo una proposta di legge presso il Ministero per l'istituzione del Parco nazionale della Costa Teatina. ''E' chiaro - conclude Caserta - che il ministero dell'Ambiente e la Regione devono ripartire nel confronto per un accordo e un'intesa sui perimetri e sulla tutela delle aree, secondo l'impegno assunto dal ministro Pecoraro Scanio''.

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