PRO VASTO, IL TRENO-SALVEZZA PASSA PER L'ARAGONA

Pino Apicella
10/04/2007
Sport
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Per agguantare i play out, la Pro Vasto dovrà necessariamente espugnare... l'Aragona. Ultima in classifica a due lunghezze dal Rende, tre dal Melfi e quattro dalla Nocerina, la formazione abruzzese giocherà tre delle prossime cinque partite in casa, affrontando nell'ordine Andria Bat, Gela e Monopoli. Un vantaggio? Non si direbbe, analizzando il ruolino di marcia dei biancorossi che davanti ai propri tifosi hanno vinto appena tre volte e, soprattutto, hanno segnato la miseria di sei (!) reti. Un cammino totalmente deficitario, al quale per fortuna i vastesi hanno 'riparato' vincendo altre tre partite in trasferta. Altrimenti, oggi, la Pro Vasto sarebbe già in serie D. Dunque la formazione di Trillini dovrà svegliarsi, e anche in fretta. La sfida con l'Andria, in programma domenica nell'impianto di via San Michele, è di quelle che si devono vincere assolutamente per guadagnare terreno sulle dirette antagoniste. La Pro Vasto giocherà poi una partita quasi proibitiva a Potenza, poi affronterà il trittico conclusivo e decisivo: match interno col Gela, scontro diretto a Rende ed ultima in casa con il Monopoli che si spera 'scarico' in quella data. Sempre nell'ultimo turno è in programma un Nocerina-Rende vietato ai deboli di cuore. Ma vediamo il ruolino di marcia integrale delle tre antagoniste della Pro Vasto. Rende: Marcianise in casa, Celano in casa, Vibonese fuori, Pro Vasto in casa e Nocerina fuori. Melfi: Sorrento in casa, Vigor Lamezia in casa, Cassino fuori, Catanzaro in casa, Val di Sangro fuori. Nocerina: Val di Sangro fuori, Monopoli in casa, Catanzaro fuori, Cassino in casa, Rende fuori. Intanto, nella tifoseria biancorossa sono già iniziati i primi 'processi' alla dirigenza. Alla quale si contesta il frettoloso addio riservato all'ex direttore generale Maurizio Natali, che bene aveva operato nelle precedenti stagioni. La squadra allestita (anzi, le squadre allestite: nel girone di ritorno c'è stato un viavai quasi completo) hanno lasciato a desiderare sul piano dell'esperienza e del fiuto in zona gol. Ma c'è ancora tempo per salvare il salvabile.

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