L'escalation di fatti di cronaca indubbiamente gravi, che si stanno verificando con sempre maggiore frequenza sul territorio, accresce a livelli di guardia la preoccupazione dei cittadini. L'ultimo episodio - l'esplosione di tre colpi di pistola calibro 7,65 contro la finestra dell'appartamento di un pregiudicato vastese A.M., 31 anni - è al centro delle indagini avviate dai Carabinieri della Compagnia di Vasto, coordinati dal capitano Giuseppe Loschiavo. Obiettivo dei militari è quello di dare un volto a chi, venerdì sera, si è reso protagonista del grave atto di intimidazione (è questa la pista principale sulla quale si concentrano le attenzioni degli investigatori) nei confronti di un giovane che più volte ha avuto guai con la giustizia, peraltro fuori dal carcere di Torre Sinello da appena qualche giorno. Dopo aver recuperato i bossoli dei tre proiettili, che sono ora all'esame della sezione scientifica, gli uomini dell'Arma stanno cercando di ricostruire i movimenti e le frequentazioni di A.M. A preoccupare, poi, è anche il comportamento dei malviventi, probabilmente transitati dinanzi alla palazzina di via De Gasperi a bordo di un'autovettura, che hanno esploso i colpi di pistola in un'ora non tarda, poco prima delle 9 di sera, quando molta gente è ancora in giro. Impressiona anche la precisione di chi ha sparato dall'auto in corsa che ha centrato la tapparella dell'appartamento all'interno del quale si trovavano i familiari del giovane pregiudicato, la moglie e due figli in tenera età. A.M., subito ascoltato dai Carabinieri, non ha saputo o voluto fornire indicazioni specifiche e particolari su chi abbia potuto compiere il grave gesto, senza comunque nascondere la propria apprensione, soprattutto per i suoi cari. Quello di venerdì è il terzo episodio del genere che si verifica tra Vasto e San Salvo dall'inizio dell'anno. Da una lunga serie di incendi dolosi la strategia dell'''avvertimento'' sembra adesso essersi spostata ai colpi di pistola. Ed in città, ovviamente, la paura non può che crescere.