Nell’ottobre scorso l'Admo, Associazione Donatori Midollo Osseo, ha celebrato il suo 23° anno di vita. O, meglio, di vite donate.
Costituita nel 1990 per volontà di un gruppo di persone fortemente motivate a creare, anche in Italia, una valida banca dati di donatori volontari, l’associazione ha come scopo principale informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere le leucemie e altre malattie del sangue (linfomi, mieloma, talassemia) attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo.
Quando Admo ha iniziato il cammino assieme all’Ibmdr (il Registro nazionale dei donatori di midollo osseo, con sede presso gli Ospedali Galliera di Genova, costituito nel luglio del 1989) i donatori iscritti in Italia erano 4.363, 188 i pazienti in attesa di donatori compatibili e una probabilità di successo molto esigua, pari appena al 7%. Nel 1991 la prima donatrice italiana (di Torino) dona il midollo a un ricevente di Bologna e nel 1995 vengono iscritti oltre 50.000 donatori nell’arco di un anno, per cui si arriva al traguardo dei 100.000 potenziali donatori. Un Paese da primati, l’Italia. Dopo 23 anni, i valori numerici hanno ben altro spessore: i donatori iscritti in Italia sono oltre 427.000 (dati Ibmdr al 31 dicembre 2013), ma, soprattutto, è arrivata al 60% la probabilità di successo. Che tuttavia non è sufficiente, benché l’Ibmdr sia collegato ai Registri di tutto il mondo per la ricerca di donatori compatibili. La ragione di questa insufficienza numerica? È presto detta: nel caso di donatori non consanguinei, la probabilità di trovare il donatore compatibile con il paziente che dev’essere trapiantato si verifica con un rapporto di 1 a 100.000…
Per questa ragione e per il fatto che l’Italia ha dimostrato, negli oltre vent’anni di attività di Admo, di avere una popolazione da primati, l’associazione vuole lanciare una nuova sfida, raggiungere un traguardo per il quale punta soprattutto sui giovani dai 18 ai 35 anni: arrivare a 500.000 donatori iscritti nel Registro italiano.
E la sfida viene lanciata attraverso l’iniziativa “sull’onda della solidarietà” dalle Direzioni Marittime italiane (Ancona, Bari, Cagliari, Catania, Genova, Livorno, Napoli, Olbia, Palermo, Pescara, Ravenna, Reggio Calabria, Roma Fiumicino, Trieste e Venezia), con la collaborazione delle Capitanerie di Porto e della Guardia Costiera. La giornata nazionale avrà luogo il 20 maggio 2014.
In Abruzzo la manifestazione è stata preceduta da giornate di sensibilizzazione che si sono svolte presso la Capitaneria di Porto di Pescara, il 3° Nucleo Aereo di Pescara, il Circomare di Vasto e il Circomare di Giulianova.
La giornata conclusiva si svolgerà presso la Capitaneria di Ortona alla presenza del Direttore marittimo Abruzzo-Molise Luciano Pozzolano ed una rappresentanza dell'Istituto Nautico di Ortona, proprio il 20 maggio.