La trasformazione del carcere di Vasto, nella sua recente conversione da casa circondariale a casa di lavoro, al di là della mutazione giuridico-formale, determina cambiamenti non solo nel mandato istituzionale, ma soprattutto nell’operatività che le varie componenti, tecniche, amministrative e di polizia, devono esprimere nella quotidiana azione professionale.
Sottolinea questo, in una nota, il direttore dell'istituto di Torre Sinello, Massimo Di Rienzo, nell'annunciare un'iniziativa di comunicazione dei mutamenti in atto programmata per sabato mattina 3 maggio, alle ore 10,30, presso i Giardini Napoletani di Palazzo d'Avalos.
"Sono in via di implementazione - scrive Di Rienzo - attività lavorative a carattere manifatturiero, per le quali è in corso la trasformazione di un ampio locale-deposito in capannone industriale ove, a lavori compiuti, saranno impegnati 40 internati nella produzione seriale di tute e camici da lavoro. Nell’attesa ci si sta prodigando per dare impulso alle attività agricole, che già da tempo caratterizzavano l’istituto penitenziario vastese. Con la collaborazione della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) Abruzzo, del Cipat, che ne è il braccio tecnico-formativo, e del Conad di via Alessandrini, che curerà la distribuzione sul mercato dei prodotti, e con il patrocinio del Comune, l’Amministrazione penitenziaria locale sta varando il progetto di una piccola, ma intensiva, azienda agricola, che, oltre ad assicurare il lavoro ad un gruppo di internati, conta di far conoscere sul mercato di prossimità quello che di buono, anche in un carcere, si può fare".
Di Rienzo conclude ricordando l'appuntamento di sabato mattina, dedicato principalmente alle nuove attività della casa di lavoro ed al progetto “Proserpina“ che per la parte agricola in particolare, rappresenta il versante formativo ed addestrativo.