Antonio Del Casale, segretario cittadino del Partito Democratico commenta non senza una vena polemica la riconferma della Giunta comunale di Vasto decisa dal sindaco Luciano Lapenna con riproposizione della stessa compagine precedente l'azzeramento di quasi un mese fa.
Sottolinea Del Casale: "Prendiamo atto della 'rinomina' della Giunta da parte del sindaco Lapenna e confermiamo come Pd la netta convinzione che Vasto abbia bisogno, riconoscendo quello che abbiamo fatto fino ad oggi, di un cambio di passo ritrovando entusiasmo e progettualità.
Ho scelto di rendere pubblico ogni singolo passaggio di questi 27 giorni di 'riflessione', mi scuso con i cittadini che magari hanno vissuto male una sovraesposizione litigiosa della politica cittadina, ma interpreto l’agire politico in modo trasparente ed aperto e mi sembrava doveroso far capire la posizione del Pd che ha proposto, fin dal principio, un accordo di fine legislatura ed una possibilità di rinnovamento degli uomini e delle donne nella squadra di governo.
In questo periodo abbiamo messo in campo tante proposte, soprattutto programmatiche, ed abbiamo prospettato un progetto per ritrovare nuovo entusiasmo ed andremo avanti nella strada del rinnovamento parlando alla città, che resta il nostro principale interlocutore, una strada che oggi il sindaco Lapenna ha scelto evidentemente di non imboccare con le motivazioni scritte nell’atto di nomina della Giunta.
Questo è lo spirito che continua ad animare il Pd e crediamo sia stato un errore l’azzeramento a seguito di questa soluzione così come il prolungamento di una lunga fase da cui esce una 'soluzione a scadenza' sull’attuale giunta di cui condividiamo solo lo spirito finale in cui il sindaco parla chiaramente di 'approfondire in queste settimane la questione emersa e portata alla sua attenzione circa un rinnovamento nella compagine di Giunta per favorire il ricambio degli assessori' e dunque tiene conto delle nostre istanze, a cui noi abbiamo aggiunto la composizione di un programma di fine legislatura con obiettivi precisi e relative tempistiche.
Come segretario del Pd ho fatto in modo che questa comunità di uomini e donne diventasse pungolo per l’amministrazione, parlasse un linguaggio chiaro e netto, prendesse posizione scomode, senza mai utilizzare il partito come strumento di ricatto o di contrattazione come spesso in passato qualcuno ha provato a ridurlo. Oggi bisogna approvare il bilancio consuntivo, atto dovuto e necessario che non abbiamo mai messo in discussione per scongiurare un lungo e dannoso commissariamento di un anno, e la nostra responsabilità impone di guardare oltre con la consapevolezza di portare avanti le nostre istanze senza timori reverenziali e soprattutto aperti al cambiamento.
A breve riunirò l’organismo della segreteria politica e del direttivo per analizzare questo passaggio ispirandoci alla massima di Deming Williams Edwards: "Le due principali regole che stanno alla base della vita stessa sono: 1) il cambiamento è inevitabile, 2) tutti cercano di resistere al cambiamento” e noi sentiamo addosso l’impegno di perseguire la prima con tenacia e determinazione.