Una zona industriale in soccorso di un’altra: una speranza per una parte dei lavoratori della ex Golden Lady potrebbe arrivare dalla vicina San Salvo. Sabato mattina davanti allo stabilimento della Val Sinello i sindacati (Giuseppe Rucci per la Cgil, Arnaldo Schioppa per la Uil e Franco Zerra per la Cisl) hanno svelato dopo mesi di attesa il soggetto interessato a una probabile – nuova – riconversione.
Si tratta della AdriLog di Spoltore, cooperativa che gestisce la logistica del gruppo Conad in Italia con circa 5mila addetti sul territorio nazionale; è presente a San Salvo dove impiega 260 dipendenti. Iscritta alla Lega delle cooperative, ha espresso da tempo l’interesse per il sito gissano e la rioccupazione degli ex Golden avverrebbe in tre distinti settori.
Il primo, quello della logistica: si creerebbe un nuovo snodo a Gissi e alcuni dei nuovi assunti verrebbero dirottati nello stabilimento di San Salvo (nel centro di smistamento Conad). La AdriLog opera in diversi campi e proprio per questo starebbe pensando ad altre iniziative parallele. Sul tavolo c’è il ricondizionamento di stracci e abiti usati per conto proprio e per conto terzi. Infine, c’è un altro ambizioso progetto allo studio: portare all’interno della cooperativa la produzione di scarpe da lavoro. Considerato l’alto numero di impiegati della cooperativa e del Conad, i primi clienti sarebbero loro stessi. Un discorso, questo, ancora alla fase embrionale, ma al quale il presidente Luca Mazzali starebbe pensando grazie alla presenza nei capannoni dei macchinari usati dalla fallita Silda. Se per i primi due sbocchi l’AdriLog è pronta a investire, per quest’ultima opportunità la cooperativa ha chiesto l’accesso ai finanziamenti regionali.
Nichi Argirò, presidente della commissione alle Attività produttive della Regione Abruzzo, ha spiegato: «Sul piatto ci sono oltre 2 milioni di euro per la Val Sinello, ma il bando scade a metà maggio». Una scadenza così vicina svelerà presto se la AdriLog intende percorrere questa strada. Complessivamente, le tre attività assorbirebbero circa 150 lavoratori su oltre 300.
I DUBBI DEI LAVORATORI - Scarpe e stracci ricordano le recenti, fallimentari, avventure di Silda e New Trade. I sindacati e Argirò hanno sottolineato come ci siano differenze nell'autorevolezza del gruppo, considerato anche l'alto numero di impiegati in Italia. Inoltre, la vicinanza dello stabilimento sansalvese permette già una serie di verifiche: «Siamo in stretto contatto con i nostri delegati all'interno della AdriLog. Potete chiedere voi stessi a chi lavora a San Salvo la serietà di questa azienda».
Arnaldo Schioppa (Uil), inoltre, ha precisato: «In sede ministeriale siamo stati chiari: i formatori ex Silda qui non devono tornare, altrimenti non se ne fa nulla».
SITUAZIONE SILDA - Intanto, si avvicina la data per la prima udienza per il fallimento della Silda, il 10 aprile. Agostino Chieffo, legale della Cisl, ha rivelato che nei documenti a loro disposizione è emerso che il contributo di circa 2 milioni e mezzo di euro promesso dalla Golden è stato effettivamente versato nelle casse dell'azienda che produceva scarpe. La Procura della Repubblica dovrà dire che fine hanno fatto. «Ricordate - ha detto Chieffo - che sono stati presentati diversi esposti alla Procura perché ci sono forti dubbi sulle operazioni finanziarie della Silda. Se dovessero essere accertati fatti rilevanti ai lavoratori spetterà un risarcimento (oltre ai crediti che già vantano attualmente, ndc)».