Non ha tregua l'incessante guerra che da qualche tempo coinvolge due tra i maggiori esponenti politici della città, l'attuale sindaco Filippo Pietrocola ed il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Tagliente. Alla vigilia di un incontro organizzato dal Comitato Civico guidato dallo stesso Tagliente, in programma domani mattina, il primo cittadino tenta di dare scacco matto all'''avversario'' ricordando i cambi di casacca dell'ex presidente del Consiglio regionale ed il prematuro abbandono della carica di sindaco per ricoprine invece un'altra più comoda. ''Tagliente non conosce il meccanismo di lavorare con gli altri ma solo per se stesso - sottolinea Pietrocola - e ciò è dimostrato nel momento in cui abbandona Alleanza Nazionale ed è attualmente in rotta con il suo partito Forza Italia. Non dimentichiamo inoltre che Tagliente abbandonò la città di Vasto, di cui era sindaco, quando avanti a sé aveva ancora un anno e mezzo di mandato per una più comoda poltrona. Non mi pare - continua Pietrocola - che oggi una sua candidatura dia garanzia ai cittadini su un suo ulteriore ripensamento di comodo''. Il sindaco uscente ricorda poi al suo antagonista che l'amministrazione Pietrocola ha contribuito alla realizzazione di 500 parcheggi e non ha invece acquistato 'cattedrali nel deserto' come il parcheggio di via Martiri Istriani a Vasto Marina, o accumulato milioni di euro di debiti fuori bilancio. ''Al contrario - ha spiegato il primo cittadino - abbiamo risanato e portato in attivo la gestione e le casse comunali. Non ho certamente approvato io - rincara la dose Pietrocola - un piano regolatore le cui problematiche hanno pesato su questo mandato amministrativo e pesano sui vastesi, ma Tagliente. In questi cinque anni non sono stati spesi, come invece è avvenuto durante l'amministrazione Tagliente, tremila euro al mese di spese di rappresentanza''. Pietrocola inoltre ha sottolineato come sono notevolmente ridotti, rispetto al passato, i costi per le utenze telefoniche e per l'organizzazione del Vasto Film Festival. ''Se questo stile amministrativo è lo stile di Tagliente - ha concluso Pietrocola - credo che difficilmente troverà consenso da parte di chi esige, e giustamente, rispetto per il pubblico denaro. Se nel centrodestra ed al servizio del centrodestra egli ancora si riconosce sia corretto interprete di tale servizio per il bene della città. Cosa in questi anni ha fatto assai poco impegnato com'era a tentare di contrastare dal di dentro un'amministrazione di galantuomini''.