Non si smentisce Pasquale Spadaccini, cultore di storia vastese, dai più conosciuto come Lino.
Approfondisce, raccoglie materiale e testimonianze e pubblica. Ed ecco che, a meno di due mesi dall’uscita del libro “Le processioni a Vasto tra fede e tradizione”, ne arriva un altro, intitolato “Domenico Rossetti e la Grotta di Monte Calvo tra mistero e leggenda”, edito per i tipi ‘Il Torcoliere’ di Bruno D’Adamo.
Un’esperienza editoriale, spiega lo stesso Spadaccini, che è frutto di un’attività di studio e ricerca iniziata nel 1996 e la pubblicazione, in realtà già pronta da cinque anni, vuole rappresentare “un primo passo verso la riscoperta di una figura sicuramente affascinante, quella del vastese Domenico Rossetti, poeta estemporaneo, filosofo, avvocato e giornalista, per due anni direttore della Gazzetta di Parma (1812-1814), ancora oggi poco conosciuta, se non per il fatto di essere il fratello maggiore di Gabriele, il Tirteo d’Italia”.
Oltre duecento anni fa, sottolinea Spadaccini, Domenico Rossetti dava alle stampe un poemetto in versi ispirato dalla scoperta di una grotta nella periferia di Nizza, in Provenza. “Fino a poco tempo fa, a causa delle limitate notizie sulla vita e le opere del poeta vastese, si era data scarsa importanza al poemetto. Ma alla luce di nuove e sorprendenti acquisizioni, la scoperta raggiunge una risonanza più ampia, che la colloca al centro di studi e approfondimenti intorno al mistero della grotta e di una piramide che fanno parlare, discutere e formulare le ipotesi più disparate da oltre 200 anni”. La piramide, di cui si parla nel libro, situata a circa 100 metri dalla sommità del Monte Calvo, nel territorio di Falicon, è una delle rarissime strutture piramidali esistenti in Europa. Inizialmente non si era dato molto peso alla presenza di questa costruzione, ma all’inizio del ventesimo secolo lo scenario cambiò. Fu il Bollettino della Sezione delle Alpi Marittime del Club Alpino Francese ad aprire la strada a nuove interpretazioni circondate da una dimensione sacra ed al tempo stesso esoterica. Da quel momento si scatenò una vera e propria corsa alle interpretazioni più disparate con ipotesi legate al culto di Mithra, ai Templari ed alla Massoneria, di cui Domenico Rossetti faceva parte.
Spadaccini, all’interno della pubblicazione, dopo essersi soffermato sulla scoperta della grotta, sulla descrizione delle sale interne e sulla pubblicazione del poemetto di Rossetti, cerca di districarsi nelle tante ipotesi legate alla misteriosa piramide. Chi l’ha costruita e perché? A che epoca risale? È vero che veniva usato come luogo iniziatico al culto di Mithra? Oppure è stato lo stesso Rossetti a costruire la piramide per indicare il luogo dove accedere alla grotta? E perché usare la forma piramidale? Forse per affermare la sua appartenenza alla massoneria?
Il libro può essere richiesto presso l’Edicola Di Lanciano, in corso De Parma, al centro di Vasto.