Da Istonio a Vasto: 70 anni fa il cambio di nome della città

La determinazione dell'allora sindaco Emilio Zara

Luigi Murolo
24/01/2014
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Istonio, 24 gennaio 1944. Durante l’amministrazione militare alleata (immediatamente dopo la liberazione dai tedeschi avvenuta il 5 novembre 1943), la città che un tempo si chiamava “Vasto” vede Emilio Zara, suo primo sindaco del dopoguerra, assumere un’importante determinazione politico-amministrativa. Si tratta di un deliberato – il primo in ordine cronologico del novus ordo – volto a segnare la discontinuità con il recentissimo passato. L’atto recita quanto segue:

[Delibera] n. 1 – Denominazione del Comune
Resa nota al pubblico con apposito manifesto del 24 gennaio 1944

L’anno millenovecentoqurantaquattro, addì ventiquattro del mese di Gennaio in Vasto e nel Palazzo Municipale:

IL SINDACO

del Comune dottor Emilio Zara, assistito dal Segretario Capo ha adottato la seguente deliberazione, relativa all’oggetto:

DENOMINAZONE DEL COMUNE

All’epoca del Governo Fascista – contro la volontà del popolo – il nome della città del Vasto fu cambiato il quello di Istonio.
Il nome «Vasto», oltre ad associare nella mente l’idea della grandiosità – quasi a rispecchiare l’immensità dell’orizzonte marino e montano della nostra illustre città e la vastità dei suoi incomparabili panorami – è legato alla storia artistica, culturale, politica e militare dell’Italia dell’Italia, sì da non poter sopprimere quello senza offuscare questa.
Né giova ricordare in questa breve deliberazione i nomi d’illustri cittadini vastesi, con la pretesa di esaltarne la gloria, insieme a quella della cittàche dette loro i natali, poiché il genio immortale dei Palizzi e dei Rossetti, la gloria militare e politica del vincitore di Francesco I, e quella più recente del Barone Cardone e di molti altri eroi e martiri dell’indipendenza azionale, sono legati attraverso un nome «La Città del Vasto», alla storia della Patria. Ond’è che oggi riappare un nome a testimoniare che una delle più nobili città d’Italia, vessillifera di libertà nel glorioso risorgimento risorge nel nome e ella storia.
Il popolo è nominato nuovamente vastese, poiché col nome di «Vasto» contribuì col suo sangue all’unità della Patria, ritrovando così nel nome la sua libera gloria.

IL SINDACO

Legale rappresentante del diritto sovrano del popolo, col preventivo favorevole del Governo Militare alleato, espresso con nota 22 gennaio c.a.

DETERMINA

che il nome del nostro Comune ritorni alla sua gloriosa denominazione di “Città del Vasto”.

Letto, confermato e sottoscritto

Il Sindaco
f.to Emilio Zara

La determinazione in questione fa i conti con la deliberazione podestarile n. 226 del 31 luglio 1937-XV (regificata con R.D. 31 marzo 1938, n. 517) che aveva decretato il cambiamento del nome in Istonio. Nei fatti, dunque, con il ripristino dell’antica denominazione, il sindaco compie il primo significativo atto di defascistizzazione della città. Dal 24 gennaio 1944 – settant’anni fa – Vasto torna ad essere Vasto nel rispetto della sua storia. Come si può notare, si tratta solo dell’inizio di quel percorso che, perfezionato con la deliberazione di Giunta n. 100 del 10 ottobre 1944 che riprende ad litteram la precedente del 24 gennaio (ricordo, tra l’altro, che con il ri-trasferimento della capitale d’Italia da Salerno a Roma dopo la liberazione di quest’ultima avvenuta il 4 giugno del 1944 viene ripristinato l’ufficio di Giunta Comunale), trova attuazione con il Decreto Luogotenenziale 15 novembre 1944 n. 389 pubblicato su G.U. del Regno d’Italia – serie speciale – n. 100 del 28 dicembre 1944.

Mi limito a sottolineare questi aspetti nel giorno in cui il cade settantesimo di quella data. Svilupperò le questioni in una prossima conversazione. Che posso fare oggi: solo un’amara constatazione. Sovente le ricorrenze fondative di una città passano sotto silenzio.

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