Giunta provinciale ridotta ai minimi termini, con ben quattro assessori che stamane hanno rassegnato le dimissioni lasciando l'ormai scomoda poltrona teatina.
Nessuna crisi di maggioranza, ma solo una manovra propedeutica alle prossime regionali. Insomma, nella speranza di accomodarsi sulla ben pagata poltrona in Consiglio regionale, i quattro amministratori provinciali abbandonano la nave che affonda (la Provincia, ndr).
In un comunicato della Provincia diffuso questa mattina si legge: «Gli assessori provinciali Mauro Petrucci (Pubblica istruzione e politiche della formazione, Diritto allo studio, Sistema bibliotecario provinciale, Chietini nel mondo, Società ed enti partecipati), Daniele D’Amario (Attività produttive, Artigianato, Commercio e Industria, Politiche e servizi per l'occupazione e il lavoro, Centri per l'impiego, Innovazione tecnologica, Informatizzazione), Alessio Monaco (Bilancio e Finanze, Patrimonio, Demanio, Concessioni ed espropri, Aree interne) e Nicola Campitelli (Pianificazione territoriale, Urbanistica e Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale (PTCP), Genio Civile, Parchi e riserve naturali) hanno rassegnato con decorrenza immediata le loro dimissioni, al fine di poter presentare la candidatura alle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale d'Abruzzo".
Il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, ha ringraziato gli assessori dimissionari "per il lavoro svolto a servizio della nostra comunità".
E già circola qualche nome papabile per il ruolo di assessore, come ad esempio quello del consigliere vastese Etelwardo Sigismondi (Fratelli d'Italia). Un toto-poltrona che stenta a decollare però, perché alla fine si tratta di andare a scaldare una sedia in un ente ormai morto, che non ha più un soldo in cassa. Insomma, più che una promozione la nomina ad assessore sarebbe solo una rogna.