'Riconversione-bis' per la Golden Lady: sabato mattina un nuovo presidio in Val Sinello

L'infinita vertenza è sempre d'attualità nel Vastese

a cura della redazione
22/01/2014
Attualità
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"Una soluzione va trovata in tempi brevissimi”: il segretario provinciale della Filctem-Cgil Giuseppe Rucci, unitamente ai colleghi Franco Zerra (Femca-Cisl) e Arnaldo Schioppa (Uiltec-Uil), chiede un nuovo coinvolgimento delle istituzioni per l’infinita ‘vertenza Golden Lady’, una vertenza lunga, controversa e sfiancante che sta interessando da anni, ormai, centinaia di lavoratori, donne per la gran parte.

Per la mattinata di sabato 25 gennaio, dalle 10, dinanzi la sede dello stabilimento a Gissi, nell’area industriale della Val Sinello, è convocato un nuovo presidio allo scopo di “mettere in risalto – evidenziano i tre esponenti del sindacato - il dramma che stanno vivendo tutte le lavoratrici ed i lavoratori, unitamente alle loro famiglie, a causa della mancata riconversione. Invitiamo tutte le Istituzioni (Regione Abruzzo, Provincia di Chieti e Comune di Gissi), i parlamentari ed i rappresentanti politici del territorio e la cittadinanza a partecipare, per ribadire con forza, che una soluzione va trovata in tempi brevissimi”.

Le ultime novità dal ‘fronte’, dopo l’ufficializzazione del fallimento della Silda Invest a Gissi (una delle due aziende impegnatesi per una riconversione nei fatti naufragata), riguardano il possibile insediamento nel sito gissano di un’impresa del settore servizi che potrebbe dare lavoro ad una ottantina di dipendenti. Di questo si è parlato nel corso di un incontro a Pescara, alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive Alfredo Castiglione, ma certezze non ve ne sono. Per Rucci, Zerra e Schioppa è necessario ricoinvolgere nel percorso la vecchia proprietà della Golden Lady.

“La sentenza di fallimento della Silda – sottolineano i rappresentanti del sindacato - ha certificato che la riconversione non c’è stata e dunque la Golden Lady deve essere richiamata a tutti gli effetti. Stiamo valutando anche con i nostri legali le strade per riportarla al tavolo della vertenza”.

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