Il Parco Nazionale della Costa Teatina non è in dubbio: 'Discutiamo sul come concretizzarlo'

Fina: " Lavoreremo insieme, a ritmi serrati, per fare presto e bene"

Martina M. E. Fiore
07/01/2014
Attualità
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L’incontro che si è tenuto stamane nella Sala Consiliare di Palazzo di Città a Vasto, ha avuto come tematica principale l’inquadramento della situazione riguardante il Parco nazionale della Costa Teatina. Promotore dell’iniziativa il sindaco Luciano Lapenna, in quanto rappresentante della città con territorio costiero più esteso, oltre che con maggior numero di abitanti.

Michele Fina, funzionario del Ministero dell’Ambiente, è intervenuto nel corso della conferenza sottolineando l’importanza dell’incontro come opportunità utile per rispondere alle molteplici e diverse sollecitazioni, provenienti da orientamenti diversi fra loro, che si sono avute in materia fino ad oggi.

“A partire da questo momento non si discuterà più sul fare o sul non fare il parco ma sul come farlo e, a tale riguardo, non ci sarà una sola delle future osservazioni a non essere attentamente ascoltata e considerata.”

Tre i punti messi a fuoco dal funzionario Fina nel suo discorso:

  • 1) Fare bene il parco significa definire un’area protetta e articolare delle scelte che riguardano il territorio e che vanno necessariamente condivise con i rappresentanti del territorio.
  • 2) Ora che la posizione dell’ente Regione Abruzzo è chiara, sia dal punto di vista dei rapporti diretti che dal punto di vista istituzionale, è necessario che l’ente suddetto mantenga il suo ruolo ed è importante che la sua presa di posizione venga messa a patrimonio. Protagonista indiscusso di questo progetto resta, comunque, il lavoro di tutti.
  • 3) Una volta stabilito che il Parco della Costa Teatina si farà, è necessario un percorso di informazione e di formazione delle comunità e dei cittadini. Occorre, cioè, la costruzione di tavoli tecnici di ascolto da parte delle amministrazioni locali, lavorare per la costituzione di questa area protetta fuggendo i dubbi, vincendo le resistenze e raccogliendo dai cittadini tutte le giuste considerazioni.

La fondazione del Parco della Costa Teatina prevederà, quindi diverse tappe. In primo luogo la revisione della perimetrazione dell’area interessata dal Parco che la Regione ha avuto cura di inviare al Ministero e che, ha osservato Fina, “si presenta come una buona perimetrazione”. In secondo luogo si passerà alla discussione relativa alla Disciplina, quindi alla Conferenza Unificata, al passaggio al Consiglio dei Ministri e, infine, alla richiesta della firma di approvazione al Presidente della Repubblica.

A tutto questo vanno aggiunte ulteriori considerazioni relative sia al rinnovamento delle governance dei parchi e alla ridefinizione della figura del direttore delle aree protette in qualità di “gestore capace di rendere più veloce la risposta amministrativa del parco”; sia al ripensamento dei meccanismi di intesa e di vigilanza concernenti, appunto, le aree adibite a Parchi Nazionali.

"Non saremo in grado di costituire il miglior parco in assoluto ma per un motivo molto semplice: la nascita del Parco della Costa Teatina sarà il punto da cui partire per il miglioramento di questo territorio, della sua economia, del suo ambiente e del suo turismo. Col tempo vivremo l’evoluzione del Parco in quanto elemento vivo capace di trasformarsi, quindi, di migliorarsi."

Tempi e dotazione: nei prossimi due mesi e mezzo, ha dichiarato Michele Fina, lavoreremo in mdo serrato per chiudere la questione relativa a perimetrazione e disciplina del Parco, sperando di portare il tema in conferenza unificata il più presto possibile.
Per il Parco esistono dei residui ma è importante sottolineare che, una volta costituito, esso sarà compreso, insieme agli altri parchi nazionali, in un sistema di finanziamenti coperti da un fondo vincolato a livello nazionale, che non può essere intaccato da alcuna finanziaria e / o legge di stabilità e che è pari a circa 80 mln di euro.

Ipotesi commissariamento e sede: su questi due punti “caldi” il funzionario ha chiarito che non si potrà in alcun modo prescindere dalla condivisione di tutto quanto concerne il futuro Parco della Costa Teatina (con o senza commissariamento). La sede, pertanto, resta ancora da discutere, insieme a tutto il resto.

E infine, alla domanda sulle differenti posizioni assunte da parte di alcuni comuni, oltre che dalla Regione, il funzionario ministeriale ha dichiarato:

A far fede è la data di inizio dell’attività di questo ministero. Ad oggi il parere della Regione Abruzzo sul Parco viene registrato come favorevole, non devono interessarci le questioni retroattive e mi auguro che non si perda tempo prezioso.


All’incontro erano presenti anche i sindaci degli altri centri del litorale interessati (Francavilla al Mare, Ortona, San Vito, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro,Casalbordino e San Salvo).

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