Così come avvenuto anche in altri centri, pure a Vasto stanno arrivando in questi giorni, al domicilio di tanti residenti, gli avvisi per il pagamento della Tarsu (c'è scritto Tares nel documento), il tributo comunale sui rifiuti.
La scadenza era fissata al 16 dicembre, peccato che molte lettere arrivino soltanto giorni dopo.
Anche il Comune di Vasto, per questa particolare richiesta, si è avvalso della 'posta massiva' e sulle buste che contengono le sollecitazioni di pagamento non compaiono timbri che attestino la data di spedizione. L'unica data rintracciabile è quella impressa sull'avviso all'interno della missiva: 6 dicembre 2013.
In tutti i modi il sindaco Luciano Lapenna rassicura: "Nessuna sanzione è prevista per i cittadini, abbiamo la scadenza allungata al 16 gennaio". La Presidenza del Consiglio dei Ministri, sulla base della confusione determinatasi un po' dappertutto, ha emanato una nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze che fissa al 16 gennaio la data ultima per il versamento della maggiorazione «nel caso in cui il Comune non abbia inviato il relativo bollettino in tempo utile per far rispettare ai contribuenti la scadenza del 16 dicembre 2013». Ed è, quest'ultimo, il caso che riguarda anche il Comune di Vasto.