ADDIO A DOMENICO TROILO, IL ''GARIBALDI DELLA RESISTENZA''

a cura della redazione
12/03/2007
Attualità
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''Non cercate sentimenti di odio e non infiammatevi per le guerre, che sono tempo perso. La libertà è garantita solo dalla pace che va difesa e conquistata ogni giorno. Chi ha visto l'orrore della guerra non può che condannare il ricorso alle armi''. Fu uno dei passaggi memorabili che il comandante militare della leggendaria Brigata Maiella, Domenico Troillo, deceduto ieri, pronunciò il 5 dicembre del 2003 nel suo intervento per il sessantennale della ''sua'' Brigata. Eroe dell'Abruzzo e dell'Italia, Troilo, che aveva guidato i ''nuovi mille'' come li definì Carlo Azeglio Ciampi nella liberazione di mezza Italia, è morto ieri a 84 anni. ''Mingo'', come lo chiamavano a Gessopalena, suo paese natio, aveva avuto un infarto lo scorso 8 febbraio e da allora aveva iniziato la sua ultima battaglia. Il suo cuore di leone si è spento ieri, alle 9.11, all'ospedale di Lanciano. Tra i tanti messaggi di cordoglio anche quello del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che lo ha ricordato come ''popolare figura di combattente per la libertà e la democrazia repubblicana''. Stamani, intanto, ai familiari di Troilo (la moglie Nella Traboccone ed i figli Alberto e Barbara) è arrivato anche il messaggio di cordoglio dell'ambasciatore della Polonia, Michal Radlicki. I partigiani della Brigata Maiella in Polonia sono considerati ''fratelli d'armi''. I combattenti guidati da Troilo condivisero rancio ed equipaggiamenti col Secondo Corpo d'Armata polacco. Nel suo messaggio l'ambasciatore ricorda Troilo come ''fratello d'armi dei soldati polacchi che hanno combattuto per la nostra e la vostra libertà''. Con il suo drappello di uomini, e a fianco di Ettore Troilo, fondatore della Brigata Maiella morto a Roma nel '74 ma che con Domenico non era parente, fu protagonista, tra l'altro, della liberazione di Bologna (21 aprile 1945) e di Asiago. Il suo ''esercito'' di volontari, alla fine se ne contarono 1.500, fu l'unico gruppo partigiano ad aver combattuto fuori dai confini di costituzione (l'Abruzzo) ed il primo ad essere inquadrato nell'esercito alleato. Ex ufficiale della Regia Aeronautica, inizialmente a fianco di Domenico Troilo c'erano solo quindici volontari legati da un patto d'onore. Fu proprio per i tanti meriti conquistati sul campo durante la liberazione dall'oppressione nazista che che la mitica formazione della Brigata Maiella (oggi costituita in Fondazione) è stata l'unica la cui bandiera di guerra sia stata decorata con la medaglia d'oro al valor militare. In segno di lutto il presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, da ieri ha ordinato di tenere a mezz'asta le bandiere di tutti gli edifici pubblici fino ai funerali che saranno celebrati oggi pomeriggio a Gessopalena, nella chiesa dei Raccomandati.

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