UNIONE CONFINDUSTRIA-ASSOVASTO, GLI OBIETTIVI

a cura della redazione
10/03/2007
Attualità
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''Le piccole aziende, da sole, non possono andare avanti ed hanno bisogno di essere trainate da quelle più grandi e soltanto l'unione fa la forza». Così, giovedì pomeriggio, il presidente della Confindustria di Chieti, Silvio Di Lorenzo, ha sancito ufficialmente il ''matrimonio'' tra l'Associazione degli Industriali della Provincia di Chieti, con i suoi 450 associati, e l'AssoVasto, cui fanno riferimento 52 aziende del territorio del Vastese per una forza-lavoro complessiva di circa 1.800 unità. ''Il percorso è stato laborioso e gli obiettivi sono ambiziosi - ha poi spiegato Gabriele Tumini, il nuovo presidente dell'AssoVasto, che ha preso il posto di Giuseppe Argirò -, ma la fusione, di questo sono convinto, sarà positiva per entrambe le realtà. In primis, dobbiamo imparare a conoscerci e informare, perché sono ancora tante le cose che sfuggono agli imprenditori locali, i quali devono comprendere l'importanza di associarsi''. Il presidente Di Lorenzo ha successivamente rimarcato il ruolo della Confindustria di Chieti in un panorama regionale nel quale detiene la posizione preminente e nel quale deve dunque far valere la propria riconosciuta forza: ''Tante sono le battaglie che dobbiamo portare avanti - ha rimarcato -, a cominciare da quella contro l'aumento dell'Irap, che per le nostre 500 aziende associate comporterà un esborso di 32 milioni di euro. Assurdo''. Di Lorenzo, per l'occasione, non ha mancato di fare accenni alla situazione nel Vastese ed in particolare alla spinosa vertenza Denso ''dove - ha dichiarato - il costo del lavoro varia tra il 37 e il 40 per cento, che è più del doppio per un'azienda sana. Se questo è il problema - ha aggiunto -, allora è inutile che ci giriamo intorno: bisogna affrontarlo, altrimenti domani ci ritroveremo nella stessa situazione di oggi. I giapponesi hanno bisogno di interlocutori che abbiano il senso vero delle cose. Essi, ad esempio, non comprendono che significato abbia l'intervento di un vescovo nella vertenza Denso. Se fossi un sindaco, inoltre, non parlerei di acqua calda, perché questa prima o poi si raffredda''. Il presidente di Confindustria ha infine sottolineato la necessità di capire quali sono le reali esigenze del territorio e di elaborare subito un business-plan per i porti di Vasto e Ortona.

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