Nuove risorse per i lavoratori in difficoltà: 'impietosi' i dati della cassa integrazione

Aumenta il ricorso agli ammortizzatori sociali, l'analisi della Cgil

a cura della redazione
14/11/2013
Attualità
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Le ore di cassa integrazione in Abruzzo, autorizzate dall'Inps nel periodo gennaio-ottobre 2013, sono state 30.238.174, 3.792.717 in più rispetto allo stesso periodo del 2012.

A fornire il dato è Sandro Giovarruscio, della segreteria regionale della Cgil. Nelle quattro province sono state autorizzate rispettivamente: all'Aquila 7.288.003 ore, a Teramo 8.243.849, a Pescara 3.464.736 e a Chieti 11.241.586.

Secondo il sindacalista il dato complessivo della nostra regione, tuttavia, è fortemente sottostimato in quanto le autorizzazioni ai pagamenti della cassa integrazione in deroga sono notevolmente in ritardo per mancanza di risorse. I lavoratori abruzzesi interessati dalla cassa integrazione, in questi dieci mesi dell'anno, sono stati mediamente 17.338 (posizioni di lavoro a zero ore), di cui circa 5.000 in cassa integrazione in deroga. I lavoratori in cassa integrazione inoltre continuano a perdere salario: infatti ogni lavoratore in cassa integrazione a zero ore nel 2013 ha già perso 6.600 euro, tale che in Abruzzo la perdita complessiva del monte salari è stata di circa 114 milioni di euro.

"In tale contesto - osserva Giovarruscio - è necessario un rifinanziamento della cassa integrazione e della mobilità in deroga, in quanto le risorse stanziate dal governo a favore della regione Abruzzo - ad oggi circa 70 milioni - non sono sufficienti: servono infatti almeno altri 35 milioni per coprire tutto il 2013, altrimenti tantissimi lavoratori rimarranno senza reddito e senza lavoro. Per queste ragioni Cgil, Cisl e Uil nazionali martedì 19 novembre hanno organizzato un presidio davanti al ministero dello Sviluppo economico, al quale parteciperanno molti lavoratori abruzzesi. Infine - conclude l'esponente della Cgil - invitiamo il presidente della giunta regionale, i parlamentari abruzzesi e tutte le istituzioni ad intervenire nei confronti del governo affinché trovi le risorse necessarie in tempi brevi, poiché la situazione è diventata insostenibile".

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