Costi lievitati del 51% negli ultimi 4 anni e iniziative per "capire come poter ridurre l'impatto sui cittadini".
Ad approfondire la tematica, relativa ai 'contorni' della Tares, è il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Etelwardo Sigismondi.
"L’iter istitutivo della Tares - dice - deve essere necessariamente preceduto da un’attenta analisi e successiva razionalizzazione dei costi sostenuti dal Comune di Vasto per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani". Sigismondi ricorda che “con l’istituzione della Tares, ai Comuni viene imposto l’obbligo di ripartire il 100% del costo del servizio, sui cittadini. Se a questo appunto, si aggiungono la maggiorazione dello 0,30 % a mq imposta dallo Stato per i cosiddetti servizi indivisibili e le accise provinciali, quest’anno del 5%, si comprende che i cittadini di Vasto, rispetto allo scorso anno, pagheranno mediamente il 30% in più. È ovvio, quindi – ha proseguito - che tanto più alto è il costo del servizio, quanto più alto sarà l’onere economico a carico dei cittadini. Ed è proprio su questo aspetto che un’Amministrazione attenta alle esigenze della comunità, dovrebbe certamente incidere".
Negli ultimi anni, pone in evidenza il rappresentante di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, con l’introduzione della raccolta differenziata, "abbiamo assistito ad un'escalation del costo del servizio, passando da 4.752.746,62 € del 2009, ai previsti 7.208.073,72 per il 2013. In quattro anni i vastesi hanno quindi visto una lievitazione del 51%. La nostra proposta è di porre in Commissione, come pregiudiziale alla discussione di qualsivoglia impianto della Tares, una ricognizione e riduzione dei costi di smaltimento dei rifiuti – ha detto Sigismondi rispondendo alle accuse di irresponsabilità fatte dalla maggioranza nei confronti dell’opposizione -. Non è sicuramente segno di irresponsabilità, ma esempio di buona amministrazione. Capire dunque come ridurre una spesa per il Comune e quindi per i cittadini, che stando al piano finanziario redatto dal Comune anche quest'anno lieviterà del 6%, rimane a nostro avviso – ha concluso l’esponente del centrodestra - l’unico modo per diminuire l’impatto della Tares sulle tasche dei cittadini".