"Il governatore Gianni Chiodi restituisca dignità alla nostra Regione e allo scadere naturale del mandato, a dicembre, sciolga il Consiglio e lasci sbrigare le scartoffie, fino a maggio, ad un commissario. Con i soldi risparmiati in cinque mesi di indennità non versate ai consiglieri regionali si potrebbe mettere finalmente mano alla viabilità in dissesto dell'entroterra".
La proposta, che ha il sapore della sfida per il governatore e per tutti i consiglieri regionali in carica, arriva da Enzo Fangio, assessore comunale a Castiglione Messer Marino e componente del coordinamento regionale dell'Italia dei Valori.
E parla di "furto di democrazia" Fangio, per spiegare quello che sta per accadere: la scadenza naturale del Consiglio regionale è a dicembre, ma nelle scorse settimane l’Avvocatura dello Stato ha dato parere favorevole sul voto in Abruzzo per il 25 e 26 maggio in concomitanza con le elezioni europee. Da dicembre a maggio, quindi, la Regione sarà di fatto paralizzata, si sbrigherà solo l'ordinaria amministrazione, di cui potrebbero occuparsi senza problemi i funzionari. Cinque mesi di stallo politico, durante i quali i consiglieri regionali continueranno a percepire l'indennità di carica, bei soldini.
Ecco allora la sfida lanciata da Fangio al governatore, ma che andrebbe estesa a tutti i consiglieri, di maggioranza e soprattutto di opposizione. Perché magari Chiodi potrebbe avere qualche esitazione nello sciogliere il Consiglio, oppure potrebbe incontrare qualche cavilloso ostacolo in norme e regolamenti, ma se tutti i consiglieri, di maggioranza e opposizione, si dimettessero a dicembre, si avrebbe il medesimo risultato: Consiglio decaduto, tutti a casa senza indennità. E con quei soldi come dice Fangio, tanti soldi, denaro pubblico, dei cittadini, si potrebbe mettere mano alle tante situazioni di criticità che si registrano nel comparto viabilità delle zone montane.
La proposta è chiara, seria e concreta. Fangio l'ha fatta al governatore, noi la estendiamo a tutti i consiglieri in carica.
Restituite dignità alle istituzioni regionali, dimostrate che non siete davvero una casta, che non siete seduti su quelle poltrone, pagate da noi, solo per l'indennità di carica. Dimostrate che siete dei veri politici, attenti al bene comune, e non solo dei volgari scalda poltrone.
Parafrasando il sommo Dante potremmo dire, cari consiglieri regionali abruzzesi, qui si parrà la vostra nobilitate.
Ma siamo pronti a scommettere che nessuno, né a destra, né a sinistra, né al centro, rassegnerà le dimissioni a dicembre. Perché sei mesi di indennità, diverse decine di migliaia di euro per non fare nulla, non si rifiutano. Smentiteci se siete davvero dei politici e non solo degli scalda poltrone.
PS: ovviamente questo modesto giornale on line è a disposizione dei consiglieri che volessero esprimere un qualsiasi pensiero riguardo alla nostra proposta indecente. Ci facciano sapere su effebottone@gmail.com