"Se apriamo i nostri occhi apriamo il nostro cuore"

Robert Francescato, de l'Ensemble Polyphoniques en Provence, per la promozione del territorio attraverso la cultura musicale

M. F.
21/10/2013
Attualità
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L’incontro di questa mattina nella Sala del Gonfalone di Palazzo di Città fra il sindaco Luciano Lapenna, il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte, l’assessore al Turismo Vincenzo Sputore, Bruno Di Lena in rappresentanza del Coro polifonico Histonium e il presidente dell’Assemblea polifonica della Provenza Robert Francescato, accompagnato da sua moglie Isabel, ha avuto come oggetto la promozione di un turismo, se vogliamo sui generis, che mira a diffondere e mettere in contatto la cultura musicale dei cori polifonici e dei gruppi canori francesi della Provenza, con le realtà agenti nella stessa direzione,presenti sul territorio internazionale.

Giunti alla 18esima edizione del Festival Choral International en Provence e alla 13esima del Festival International de Marsille, l’intento dell’organiazzazione -ha spiegato il presidente Robert Francescato- è quello di arricchire e variegare il programma affinché in esso si rifletta la volontà di  aprisi verso “l’altro”, attraverso la musica.
I cori e le orchestre sinfonche che partecipano a questo tipo di eventi,infatti,  provengono da tutto il mondo (Canda, Belgio, Italia, Bulgaria, Germania, Inghilterra, Africa del Sud, Repubblica Ceca) e nel corso dei viaggi e delle trasferte, cui partecipano a proprie spese, favorendo dunque anche l’economia dei diversi paese che visitano, portano con sè un bagaglio di esperienze ricco di importanti e positivi riscontri dal punto di vista degli scambi interculutrali.

Circa 3000 i gruppi di cori, appartenenti all’organizzazione de l 'Ensembles polyphoniques en Porvence, che viaggiano allo scopo di creare e diffondere uno sviluppo e una crescita che valorizzi la cultura e, in particolar modo, la cultura artistico-musicale dei concerti polifonici. L’organizzazione propone, a chi decide di partecipare, di visitare sia luoghi di alto interesse artistico (come le grandi capitali europee e mondiali), che le località più piccole ma non meno importanti, nei confronti delle quali cerca di sviluppare un interesse culturale altrettanto valido. Di qui la volontà di coinvolgere un centro residenziale come Vasto che, attraverso la formazione artistico musicale rappresentata dal Coro polifonico Histonium, potrebbe diventare parte integrante di un turismo internazionale che favorsca lo sviluppo, la conoscenza e lo scambio inter culturale fra persone e realtà diverse.

Abbiamo una volontà politica, economica, culturale e soprattutto umana che, da dieci anni, attraverso un gruppo di veri e propri tour operator, ci permette di  realizzare, proporre e vendere a cori e organizzazioni culturali vicine alla musica, delle proposte di scambio da mettere in atto nel corso di viaggi in tutto il Mondo. Per Vasto, far parte di questo programma potrebbe essere un’occasione di crescita perché permetterebbe alle persone del posto di raccontare la propria dimensione geografica in prima persona a chi non la conosce o la conosce solo per “sentito dire”. Ecco perché l’invito -ha continuato il dottor Francescato- è quello di stabilire  una cooperazione tra orchestre, cori locali, politica e istituzioni non di un unico centro ma di più comuni, così da coinvolgere  un’intera area. Dal punto di vista economico, infatti, le spese previste si andrebbero a dividere fra i coristi, quindi le associazioni partecipanti, e chi decide di accogliere i visitatori, con un minimo contributo da parte dei Comuni affinché, almeno in prima istanza, lancino all’iniziativa.

Nel concludere la conferenza appoggiando l'inziativa, il Sindaco Luciano Lapenna ha poi espresso in questi termini il punto di vista dell'amministrazione nei confronti della proprosta:

Si tratta di un progetto che interessa molto una città come Vasto che, laddove possibile, si presta sempre ad accogliere una molteplicità di turismi specializzati, tipici, caratteristici, come appunto quello musicale, che non è da escludere anche se qui, a differenza che in Francia, il sostegno dei privati è ancora limitato. Se si crea sistema e partecipazione però, si creano grandi cose e si riesce a soddisfare l’invito ad una cultura europeista e non più localistica.

Qui il Video della conferenza: 

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