Inquietante episodio nel tardo pomeriggio, nel centro di San Salvo. Erano da poco passate le 17 quando gli abitanti di via Nervi, una traversa della popolosa via Ripalta, hanno avvertito distintamente una serie di spari. In un primo momento tra i residenti della zona nessuno aveva dato troppa importanza a quei colpi, magari ricollegandoli all'esplosione di qualche mortaretto da parte dei ragazzi nell'ancora clima festoso e carnascialesco di qualche giorno fa. Solo più tardi, invece, una donna - che risiede in una palazzina dell'area - rientrando nella propria casa, si accorgeva che il portoncino d'ingresso della sua abitazione era stato perforato da ben 5 colpi di pistola. Dopo l'iniziale e comprensibile stupore, la donna allertava le forze dell'ordine, denunciando l'accaduto al centralino del 112 della caserma sansalvese dei Carabinieri di via dello Stadio. Giunti sul posto, i militari, coordinati dal capitano della Compagnia di Vasto, Giuseppe Loschiavo, appuravano che altri tre colpi di pistola erano estati esplosi contro il muro di un appartamento nel quale vive con la propria famiglia un giovane che ha alcuni precedenti penali per reati contro il patrimonio. Per meglio analizzare i bossoli ed il calibro della pistola utilizzata per quello che appare un vero e proprio atto di intimidazione, gli stessi Carabinieri hanno richiesto l'intervento di uomini della sezione scientifica. Richiamati dalle luci blu delle auto delle forze dell'ordine, e dopo un rapido passaparola, sul posto si è radunata una folla di cuirosi. Sul fatto di cronaca è stata ovviamente aperta un'indagine da parte dell'Arma. Già ieri sera gli uomini del capitano Loschiavo hanno avviato una prima serie di interrogatori per cercare di far piena luce sull'accaduto e soprattutto per cercare di dare un volto a chi, in pieno giorno a San Salvo, ha esploso qualcosa come otto colpi di pistola in un popoloso rione del centro cittadino.