Riceviamo e pubblichiamo dalla prof.ssa Bianca Campli, moglie del sindaco di Vasto Luciano Lapenna tirata in ballo nelle polemiche relative all'organizzazione dell'edizione 2013 del 'Vasto Film Festival'. Campli replica, in particolare, alle esternazioni dei consiglieri comunali Massimo Desiati (Progetto per Vasto) ed Etelwardo Sigismondi (Fratelli d'Italia) rese questa mattina nel corso di una conferenza stampa in municipio (qui l'articolo).
"La sottoscritta Bianca Campli, premesso che, con nota stampa dei gruppi 'Progetto per Vasto – Desiati' e 'Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale' sulla 18^ edizione del Vasto Film Festival si afferma che 'visitando questo sito web (meta edizioni.it) scopriamo che la critica d’arte Bianca Campli… ex professoressa svolge la sua attività di lavoro, come scrittrice, per la Meta srl, agenzia organizzatrice del Vasto Film Festival…minimale. E’ anche nella giuria? Ci pare il doveroso minimo per chi è dietro le quinte'.
Per quanto riguarda la mia persona si tende a far credere che ci siano interessi economici (“presta attività lavorativa”) con la Soc. Meta srl e che ciò abbia influenzato l’affidamento del Vasto Film Festival alla stessa e quindi il mio inserimento nella giuria.
Valga il vero!
Non ho svolto né svolgo attività di lavoro come scrittrice per la Meta edizioni.
Solo dopo le calunniose affermazioni ho appreso che la Meta ha organizzato la 18^ edizione del Vasto Film Festival. Sono stata chiamata dal critico cinematografico, dott. Paolo Menguzzi, a partecipare quale componente della giuria a titolo gratuito nella selezione dei film in concorso. Tre anni fa il dott. Gianfranco Smargiassi e la prof. Letizia Stangarone mi chiesero se ero intenzionata alla realizzazione di un catalogo per una mostra da curare a Palazzo d’Avalos sulla figura e l’opera del pittore vastese Vincenzo Cianci, nipote degli stessi. Lavoro da me portato a termine a titolo gratuito e poi pubblicato dalla società Meta, con la quale ripeto, non ho mai avuto rapporti di lavoro, né autonomo, né subordinato, né occasionale".